A tagliare traguardi importanti Mirko Testa ci è ormai abituato, da campione del mondo in carica nell’handbike categoria H3. Ma quello appena raggiunto dall’atleta di Active Sport è per certi versi ancora più prestigioso: il bergamasco, classe 1997, ha infatti vinto il concorso per entrare nelle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato che annovera circa 400 atleti, di oltre 40 discipline. Un passaggio determinante per il suo futuro da atleta, in termini di supporto e possibilità, verso obiettivi sempre più importanti.
Il primo? Conquistare una medaglia alle prossime Paralimpiadi, al via il 28 agosto a Parigi. “Sono felicissimo di questa opportunità – dice Testa –, perché ogni atleta sogna di essere riconosciuto a livello professionale, quindi di entrare a far parte di un corpo sportivo dello Stato e riceverne il supporto sotto tutti i punti di vista. È un vero onore, che diventa doppio se si considera che sono il primo atleta della Polizia nel paraciclismo e ho raggiunto questo traguardo solo con le mie forze, da sempre supportato da Active Sport che mi ha permesso di avvicinarmi al mondo dell’handbike e mi ha sostenuto sin dall’inizio del mio percorso di riabilitazione. Questo riconoscimento è uno stimolo importantissimo, per allenarmi ancora di più e ancora meglio verso l’obiettivo Parigi 2024. La preparazione è già entrata nella fase calda“.
Grande soddisfazione anche da parte delle Fiamme Oro, che accolgono un atleta dalle enormi potenzialità. “Qualche anno fa – dice Nicola Assuntore, direttore tecnico del settore ciclismo delle Fiamme Oro – abbiamo iniziato a ragionare in direzione di un’apertura agli atleti Paralimpici, sotto la spinta del presidente del CIP Luca Pancalli e del presidente delle Fiamme Oro, dott. Francesco Montini. L’obiettivo è di offrire anche a loro una prospettiva per il futuro, oltre a sostegno e strutture per allenarsi“. Grazie al Ministero dell’Interno ès tato emanato un regolamento che permette l’ingresso in Polizia di atleti paralimpici, attraverso un concorso pubblico a titoli sportivi. “In ottica Parigi – continua Assuntore – abbiamo pensato di arruolare qualche atleta meritevole, e Mirko ha vinto il concorso che offriva un posto ai paraciclisti. Al termine del corso che sta svolgendo sosterrà l’esame, ed entrerà nella Polizia nel ruolo di agente tecnico. Siamo molto soddisfatti di averlo nella nostra famiglia, e cercheremo di dargli il massimo supporto. È un ragazzo valido, serio, di prospettiva e con grandi doti atletiche. Lo aspettiamo a Parigi, fiduciosi che possa fare bene, con il supporto nostro, della FCI, del CONI e anche di Active Sport che l’ha fatto crescere“.
Un passaggio, quest’ultimo, da sottolineare, perché Testa rimarrà anche un atleta dell’Active Team La Leonessa, in virtù del doppio tesseramento permesso dalla Federazione Ciclistica Italiana agli atleti dei corpi dello stato. “L’ingresso di Mirko nelle Fiamme Oro – dice Marco Colombo, presidente di Active Sport – dà lustro non solo alla sua carriera, ma anche al lavoro svolto con lui dalla nostra associazione. Mirko è la prova che la rinascita dopo un incidente invalidante è tutt’altro che un miraggio. Ma certi risultati sarebbero stati difficili da raggiungere senza l’impegno di tante persone e senza investimenti mirati, sia da parte nostra sia di tutte le aziende che ci sostengono e credono nei nostri progetti sportivi e sociali. Ora Mirko avrà anche l’appoggio dello stato, insieme al nostro e a quello di tutti sostenitori che ci hanno permesso di arrivare fino a qui“.
“Come capitano dell’Active Team La Leonessa – dice invece Sergio Balduchelli – non potrei essere più orgoglioso di Mirko. Si merita questa grande opportunità, perché è un atleta fenomenale che fin dall’inizio ha interpretato l’handbike come un lavoro, facendo sacrifici enormi e mostrando una dedizione incredibile“.
La storia sportiva di Testa è (ri)partita proprio grazie ad Active Sport, e al progetto di sport therapy che da 10 anni l’associazione porta avanti alla Domus Salutis di Brescia, partendo da uno sportello di ascolto e confronto fra pari, fino ad arrivare alla pratica sportiva vera e propria. “A tutte le persone che incontriamo – dice Maurizio Antonini, socio fondatore di Active Sport e responsabile del progetto – spieghiamo che l’attività sportiva rappresenta un veicolo molto importante per riprendersi la propria vita e tornare a mettersi in gioco. Mostriamo varie attività paralimpiche e proponiamo la pratica di alcune. Ricordo che Mirko, al primo incontro con noi, non fu da subito entusiasta, forse doveva ancora realizzare bene la sua nuova situazione. Ma poi ha voluto provare: prima il tennis in carrozzina, quindi l’handbike: se ne è innamorato e in pochi anni ha fatto cose enormi, fino a conquistare un posto nelle Fiamme Oro“. L’ennesimo traguardo di un percorso che riempie tutti d’orgoglio. (Fonte: Active Sport)