Un gol di Francesco Totti a metà ripresa regala alla Roma la vittoria sul campo di Parma e il primato in classifica in condominio con il Napoli. L’atto conclusivo della terza giornata di serie A vive una gara intensa e combattuta tra i giallorossi di Garcia e la squadra di Donadoni, che passa in vantaggio verso la fine del primo tempo con un colpo di testa sul primo palo di Biabiany su cross tagliato di Cassani. Il pareggio arriva al 2’ della ripresa con Florenzi, liberato in area da un tocco felpato di Pjanic. Al 25’ Totti, dopo un paio di conclusioni pericolosi nel primo tempo, scatta con i tempi giusti sul filo del fuorigioco presentandosi tutto solo davanti a Mirante. Tiro secco del capitano giallorosso che festeggia il gol numero 19 nella porta del Parma, la squadra contro cui vanta più centri in carriera. Alla mezz’ora Garcia, dopo aver inserito Gervinho in attacco al posto di Ljajic non sempre efficace, concede la standing ovation a Totti avvicendato da Borriello. Al 39’ Gervinho scatta in contropiede e costringe Cassani al fallo in area. Strootman, capitano della nazionale olandese e polmone inesauribile del centrocampo romanista, strasforma con una botta imparabile. La Roma fa le prove generali da grande squadra, forte di un equilibrio tra i reparti, di un fraseggio mai superfluo e dell’ottimo gioco di interdizione che consente spesso di recuperare palla e ripartire. Totti, con il suo 228esimo gol in A e una prova ancora una volta di grande spessore, fa venire gli occhi lucidi a Cesare Prandelli in tribuna. I giallorossi tornano a capeggiare la A tre anni dopo il match perso all’Olimpico contro la Sampdoria di Cassano e Pazzini che costò lo scudetto. Il Parma trova i numeri di Cassano e un assetto convincente in tutto tranne che in fase conclusiva.
La Fiorentina mangia bocconi amari all’ora di pranzo domenicale, perdendo per infortunio Gomez (2-3 mesi di stop) e facendosi raggiungere dal Cagliari a un minuto dal ’90. Si aggiunga che Cuadrado si fa male alla spalla, Pepito Rossi reclama un fallo da rigore non concesso e Pizarro viene espulso per proteste, diciamo pure veniali rispetto a quanto si vede e sente in giro nei campi di serie A. Montella, che sognava di portare la Fiorentina in testa, sarà costretto a rivedere i proprio schemi per tentare di stare al passo delle prime.
Il Genoa scopre la sua lanterna magica, vincendo il derby con la Sampdoria segnando tre gol, due dei quali con i nuovi arrivi Antonini e Calaiò. Conto e partita chiusi con uno splendido calcio di punizione trasformato da Lodi. Grifoni redivivi con buona parte del merito da assegnare all’allenatore Liverani, al primo successo in panchina. Blucerchiati non pervenuti. Diamanti per il Bologna e Di Natale per l’Udinese si dividono la copertina dei protagonisti del match disputato allo stadio Dallara e finito in pareggio. La Lazio scaccia i fantasmi della contestazione e alla vigilia del derby capitolino archivio la gara con il Chievo già nel primo tempo con un secco 3-0. Onore al merito di Livorno e Verona. Una doppietta di Paulinho permette ai labronici di superare l’evanescente Catania, gli scaligeri piegano il Sassuolo con i gol di Martinho e Romulo.