Atalanta: stop al filotto

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DenisIl filotto dell’Atalanta s’interrompe allo stadio Marassi in modo amaro, perché la Sampdoria sfrutta e capitalizza un episodio che vale il gol partita, ma senza prevalere sul piano del gioco e della supremazia. Anzi, accade che la squadra di Colantuono, dopo un primo tempo di grande personalità in cui avrebbe potuto portarsi in vantaggio (Moralez che non aggancia davanti alla porta doriana e Raimondi che colpisce la traversa), subisca gol su palla inattiva e poi resti in dieci al 18’ della ripresa per l’espulsione di Nica (subentrato a metà primo tempo Bellini alle prese con un risentimento muscolare), autore di un brutto fallo da tergo su Eder. Ma è proprio da quel momento che i nerazzurri atalantini lottano su ogni pallone impedendo ai blucerchiati di imporre il proprio gioco e la superiorità numerica. Insomma l’Atalanta esce sconfitta ma, pur senza cercare argomenti consolatori, dimostra di essere squadra viva, condannata dall’unica vera disattenzione difensiva. Basta guardare le statistiche del match che assegnano ai bergamaschi un rotondo 57 per cento di possesso palla e il 50 per cento (contro 28) di vantaggio territoriale. Alla Samp va riconosciuto il merito di essere rientrata in campo, dopo i fischi che ne hanno accompagnato l’uscita all’intervallo, con un piglio diverso e determinato. Delio Rossi lascia negli spogliatoi Palombo e la squadra ligure cambia volto, pur senza esaltare. Consigli è chiamato in causa più frequentemente, come al 10’ della ripresa quando devia in angolo una conclusione di Obiang. Dalla bandierina nasce l’azione del gol segnato da Mustafi, che svetta tra un nugolo di giocare e indirizza il pallone verso la porta di Consigli, che non può intervenire. Lo fa Cigarini, tentando di respingere con il braccio e rischiando l’espulsione diretta. La deviazione non impedisce al pallone di entrare in rete e l’arbitro decide di convalidare il gol. In alternativa, avrebbe dovuto assegnare il penalty e cacciare Cigarini, che se la cava con il giallo. Brienza, schierato a destra sulla linea di centrocampo formata da Cigarini, Carmona e Raimondi, lascia il posto a Livaja, che si sistema a sinistra. L’ultima carta è De Luca con cui Colantuono prova a dare la scossa, rinunciando all’apporto di Moralez. L’occasione migliore capita Denis che raccoglie il pallone respinto corto dalla difesa doriana e prova a piazzarla sbagliando la mira. Si può dire che è mancato il gol e l’irruenza di Nica si sia rivelata fatale per gli equilibri in campo. Peccato per una squadra che avrebbe potuto portare a casa quantomeno il pareggio e alla quale le opportunità di riscatto passano tra le maglie dell’Inter.

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