Sebastian Vettel ha trovato l’America, centrando l’ottava vittoria consecutiva nel mondiale di F1 e superando il record di Michael Schumacher e Alberto Ascari che nelle rispettive carriere hanno tagliato per primi il traguardo per sette volte di fila. Alle spalle del cannibale della Red Bull si piazza un ottimo Grosjean che con la Lotus precede Webber alla guida della seconda Red Bull. Alonso si batte come un leone nonostante i postumi dei problemi fisici accusati dopo Abu Dhabi, ma finisce quinto, preceduto da Hamilton che consente alla Mercedes di stare davanti alla Ferrari per la corsa al secondo posto nella classifica costruttori. Per il pilota spagnolo della Rossa il solito mezzo minuto di ritardo da Vettel. Molto peggio Felipe Massa che nei 56 giri accumula un minuto e mezzo e chiude 13esimo. Il quarto titolo mondiale consecutivo non ferma la corsa di Vettel, che ama stare davanti e soprattutto dominare divertendosi. Nella stagione 2014 ha centrato per ben dodici volte la vittoria, quasi sempre restando in testa dal primo all’ultimo giro. Il divario è talmente netto da non ammettere dubbi o contestazioni. E le spiegazioni a tanto strapotere sono tutte e solo in una lunga lista di motivazioni tecniche e progettuali.