Terminerà senza vittorie dei giocatori di casa, almeno in singolare, l’ottava edizione del Trofeo Azimut (15.000 dollari, terra battuta). L’ultima speranza era affidata a Filiberto Fumagalli, a cui l’urna non ha certo fatto un regalo di compleanno (venerdì compirà 22 anni). Il numero 2022 ATP (che di recente ha vinto un torneo Open a Parre, proprio in provincia di Bergamo) ha pescato un avversario ostico come l’argentino Juan Bautista Otegui, che lo precede in classifica di circa 1.200 posizioni. Dopo il 6-4, 6-3 finale, Otegui sarà ben contento di sapere che battere Fumagalli al Trofeo Azimut è spesso garanzia di vittoria: in due occasioni, infatti, chi ha battuto il biondo Filiberto si è poi aggiudicato il titolo. Nel 2021 riuscì a Federico Arnaboldi, lo scorso anno a Inaki Montes De La Torre. C’è un pizzico di rammarico perché il match è stato “vicino”, e Fumagalli non ha espresso il suo miglior tennis. In particolare, non è stato troppo brillante sul piano atletico, proprio lui che fa della velocità e del dinamismo le sue principali caratteristiche. Va detto che Otegui ha un gioco particolarmente insidioso, atipico per un giocatore della sua nazionalità: essendo alto 191 centimetri gioca molto aggressivo, spesso rischiando oltre misura.
TRE ARGENTINI, UN TEDESCO E UNO SLOVACCO – In serata è terminata l’avventura di Filippo Francesco Garbero, il ragazzo del 2009 che tanto aveva fatto parlare di sé nei primi giorni, passando le qualificazioni alla prima esperienza ITF. Daniele Minighini, un romano che compirà 20 anni tra qualche settimana, gioca davvero un buon tennis, sublimato da un bel rovescio a una mano – colpo tristemente in via d’estinzione – e ha mostrato perché proprio lunedì scorso ha festeggiato la sua miglior classifica (n. 1200 ATP). Garbero si è difeso come ha potuto, confermando ottime qualità, ma si è arreso col punteggio di 6-2, 6-3. L’Italia rimane comunque protagonista al club di Via della Martinella: negli ottavi di finale, tutti in programma giovedì, ci saranno ben dodici azzurri. Tra gli stranieri ancora in gara, due argentini (Otegui, Carnevalle e Paz), il tedesco Luca Wiedenmann e il redivivo Andrej Martin, che al termine di un’autentica battaglia, terminata alle 23 passate, ha superato l’argentino Mariano Kestelboim (finalista in carica e numero 2 del tabellone) con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-3. Kestelboim recrimina per aver sciupato quattro palle break sul 7-5, 3-2 in suo favore, che probabilmente avrebbero fatto la differenza. È finita 5-7, 6-4, 6-3 e lo slovacco ha dimostrato, alla prova del campo, che il suo rientro è una cosa seria. I match scatteranno alle 11 (grande attesa per Pennaforti-Carnevalle, match che vale più di un ottavo di finale) e prevedono anche i quarti del tabellone di doppio, cui prenderanno parte anche Borrelli-Fermi, coppia di casa che al primo turno ha usufruito del ritiro degli avversari. (Fonte: Trofeo Azimut)