Sul traguardo di Melbourne, primo della stagione 2014 di F1, sfreccia l’argento di una Mercedes. Non quella di Hamilton, autore della 36esima pole position in carriera ma costretto a fermarsi nella prima metà di gara per problemi tecnici, ma la monoposto di Nico Rosberg, primo come suo padre Keke nel 1985 ad Adelailde sempre su Mercedes. Un successo netto, maturato con un distacco di mezzo secondo sull’ottimo Ricciardo, squalificato ben cinque ore dopo la fine del GP per eccessivo consumo di carburante, dopo aver tenuto alto il vessillo della Red Bull nella domenica in cui il campione del mondo in carica, Sebastian Vettel, è costretto a fermarsi al quinto giro dopo essere rimasto fuori dal Q3 e finito relegato dietro nella griglia di partenza. La F1 saluta il debutto da podio di Magnussen su McLaren, che in gara chiude al terzo posto, davanti al compagno di squadra Button e al ferrarista Alonso, e poi per effetto della decisione dei commissari tecnici sale al posto d’onore. Alla fine sono due le McLaren che fanno da cornice al trionfo della Mercedes e lo completano dal momento che montano gli stessi motori della casa tedesca. Lo spagnolo della Rossa, quinto in qualifica e in gara, sale al quarto posto sul circuito australiani che lo ha visto in difficoltà nei primi quindici giri con il motore elettrico e poi continuo fino alla 57esima tornata. Dopo la squalifica di Ricciardo, il secondo ferrarista Raikkoken si ritrova settimo, ma ancora impegnato a familiarizzare con la macchina per affinare la prestazione sul giro secco e sul passo gara. Detto della superiorità della Mercedes, la Ferrari deve lavorare molto per ridurre il gap essendo arrivata al traguardo con Alonso a 35 secondi dal vincitore. Un distacco che avrebbe potuto essere superiore senza l’ingresso della safety car a un certo momento della corsa. Visto da Alonso, il risultato regala una dozzina di punti di vantaggio sugli avversari più agguerriti, Vettel e Hamilton. Ma è un vantaggio effimero rispetto a quello che si potrebbe prospettare qualora non maturassero progressi. Va tenuto conto, infatti, che pure Bottas dimostra al momento di riuscire a mantenere il passo della Ferrari. Può sorridere la Toro Rosso, a punti con entrambi i piloto, Vergne e Kvayt, rispettivamente ottavo e nono. Peccato per Felipe Massa, messo fuori gara al via da Kobayashi. E’ una formula uno con pochi sorpassi e poche emozioni. Ma le polemiche non mancano. Come quelle legate al regolamento che condanna Ricciardo alla squalifica.