A Roma, il pubblico non poteva chiedere di meglio, un Campo Centrale in visibilio per l’ennesima magia nella carriera della strepitosa Sara Errani. Un autentico miracolo sportivo della migliore “guerriera” su un campo in terra rossa. Per la prima volta batte una Top 3, conquistando una fondamentale semifinale, che eguaglia il risultato del 2013 (anche la classifica WTA vuole la sua parte!). Non ci sono davvero più aggettivi per descrivere quello che la numero 11 al mondo riesce a fare sostenuta come non mai da un pubblico caloroso e corretto, al quale ha giustamente dedicato il successo. Un successo fortemente voluto, conquistato punto dopo punto, resistendo alle “folate” letali della cinese Na Li, con sventagli di dritto e lungolinea di rovescio bimane. Primo set con tanti errori da fondo per la numero 2 del mondo e 6/3 incamerato da Sara, intenta a non mollare per un secondo il piano partita. Nel secondo set, calano gli errori e aumentano i vincenti (alla fine 55 a 35, il “saldo cinese”) con conseguente 4/6. La chiave di volta del match giunge nei primi 5 giochi del terzo parziale, l’azzurra sale subito 2-0, poi subisce la rimonta e tiene magnificamente il turno di servizio nel quinto gioco. E’ la svolta, con un parziale finale di 4 giochi a 0 e le braccia che si levano al cielo assieme ad un urlo liberatorio! Ora in semifinale l’ostacolo si chiama Jelena Jankovic, che fa fuori con un doppio 6/4 la “maghetta” Radwanska, nella sfida fra le tenniste che avevano tarpato le ali alle speranze azzurre (Pennetta e Schiavone). Nella parte alta avanza senza problemi il rullo Williams (6/1 6/3 in 69′ la vittoria sulla sorpresa Zhang) ed ora l’incrocio con Ana Ivanovic (6/4 3/6 6/4 con oltre 2 ore di gioco per superare la Suarez Navarro) si presenta decisamente “gustoso”.
Definiti anche i 4 semifinalisti in campo maschile: partendo dall’alto, non poteva mancare Rafa Nadal, anche se il cammino è stato decisamente più tortuoso che nelle ultime edizioni. Nei quarti di finale l’incrocio con Andy Murray offre un match da montagne russe! Si parte con un perentorio 6/1 per lo scozzese, mai aggressivo come nella fredda serata romana, mentre il maiorchino stenta a 2 mt dalla linea di fondo. Nel secondo parziale, ecco la remuntada dell’iberico (6/3) che vola poi avanti di un break anche ad inizio terzo set. Nuovo repentino cambio di rotta e doppio break per Andy, ora avanti 4/2. Negli arrivi in volata, però la benzina nel serbatoio è fondamentale e Rafa dimostra ancora una volta di averne più dell’avversario. Lo stordente score finale recita 5 giochi a 1 con conseguente 7/5 finale. Prossimo avversario, Mr.Sharapova, al secolo Grigor Dimitrov che compie 23 anni festeggiandoli con l’approdo al penultimo turno, grazie ad un primo set dominato (6/2) contro quanto rimasto di Tommy Haas, usurato dalle battaglie precendenti e costretto ad un inopinato ritiro all’inizio del secondo parziale.
Nella seconda semifinale si daranno battaglia Milos Raonic (6/3 5/7 6/2 a Chardy, reo di aver estromesso Re Roger) e Nole Djokovic (7/5 4/6 6/3 su Ferrer). Il canadese è cresciuto tantissimo sulla terra, grazie alla cura Piatti e centra il miglior risultato in carriera dopo i quarti a Montecarlo. Per il serbo, grande battaglia con affermazione finale su un vero e proprio “rilevatore” di condizione come lo spagnolo. In poche parole, polso o non polso, se batti Ferrer sulla terra rossa, non puoi certo nasconderti! E il pubblico del Foro Italico non può che sognare l’ennesimo atto della rivalità RafavsNole in finale.
( commento di Luca Polesinanti )