A Catania, teatro dell’ultimo atto di una stagione già finita in chiave salvezza, il match dell’Atalanta poteva chiudersi con un languido pareggio. Sarebbe stato così se Betancourt, entrato nel finale al posto di Brienza al quale non è riuscito di ripetere il colpo che ha mandato ko il Milan, non avesse fermato in modo improvvido il pallone in area con un braccio cadendo goffamente nel tentativo di rinviare di testa in tuffo. E’ accaduto in pieno recupero e Betancourt, che difensore non è, ha spezzato l’equilibrio che il portiere Sportiello, sostituto di Consigli, aveva con bravura e faticosamente difeso, prima tenendo in partita l’Atalanta, passata in svantaggio al 20’ del secondo tempo per effetto di un bel gol di Lodi su azione, e poi permettendo di contenere i tentativi degli etnei dopo il pareggio siglato al 35’ da Kone, rapido nel riprendere il pallone respinto dal portiere Frison su bordata di Denis. Nell’azione che ha determinato la concessione del penalty, al 47’ della ripresa, il Catania era andato anche in gol ma dopo il fischio dell’arbitro. Implacabile Bergessio dal dischetto anche se Sportiello ha intuito la traiettoria senza poter toccare il pallone calciato forte e teso nell’angolo.
Si potrebbe dire che il Catania ha risposto con orgoglio al silenzio che aleggiava sugli spalti e ha preceduto la bordata di fischi piovuti dopo il gol di Lodi. Tre vittorie consecutive, tra cui quella pesante in casa contro la Roma e il colpaccio amaro a Bologna, non hanno evitato la retrocessione della squadra siciliana, svegliatasi troppo tardi per potersi salvare dalla B. Le maglie lanciate dai calciatori del Catania a fine partita ai propri sostenitori sono state ributtate in campo. L’Atalanta cercava il record di punti in serie A e nel primo tempo ha dato l’impressione di poterci riuscire al cospetto di una formazione tutt’altro che irresistibile e dal passo lento e prevedibile. Colantuono ha confermato la difesa a quattro davanti a Sportiello, con Raimondi e Brivio esterni, Benalouane e Bellini centrali. Nel centrocampo a tre, accanto a Cigarini e Baselli, spazio all’ottimo Koné, mentre Brienza ha affiancato Moralez alle spalle di Denis. L’Atalanta ha commesso l’errore di non affondare nel primo tempo, quando le emozioni sono state nulle. Ci ha provato Brienza, chiamando Frison alla parata in due tempi, mentre Konè ha mandato al cielo il pallone che poteva finire nello specchio della porta. A inizio ripresa Colantuono ha mandato in campo il giovane Caldara al posto di Brivio. Nei primi cinque minuti solo Atalanta, con la difesa etnea che ha dovuto chiudersi. La svolta arriva all’11’ con l’ingresso di Lodi che trasforma il gioco e l’atteggiamento dei siciliani. Al 17’ Benalouane avrebbe potuto segnare su azione da corner ma il suo colpo di testa da centro area finisce alto. Dopo l’ingresso di Olausson al posto di Cigarini, matura il vantaggio del Catania. Due minuti dopo Olausson fa vedere di che pasta è fatto sfiorando la traversa con un gran tiro. Passano altri due minuti e il Catania sfiora il raddoppio con Fedato che centra il palo. Prima della mezz’ora Betancourt subentra a Brienza e allo scadere del 30’ fallisce il pareggio facendosi parare da Frison il colpo di testa che pareva a colpo sicuro. A 10’ dal termine Sportiello, già in evidenza per alcuni sicuri interventi, si supera togliendo letteralmente dall’incrocio il pallone colpito di testa da Bergessio. Dopo il pari firmato da Konè, il pareggio sembra cosa fatta e scontata, ma il pasticcio di Betancourt regala il successo al Catania, che si congeda con amarezza dalla serie A. L’Atalanta resta con i suoi 50 punti e l’undicesima posizione in classifica.