Si chiudono con il trionfo azzurro i Campionati Europei Strasburgo2014. L’Italia vince infatti le prove di fioretto femminile e di sciabola maschile, che concludono il programma della rassegna continentale. In entrambi i casi i portacolori azzurri hanno avuto la meglio sulla Russia all’ultima stoccata, col punteggio di 45-44, in due assalti thrilling. Le due medaglie d’oro permettono all’Italia inoltre di vincere il medagliere, chiudendo con un bottino di dieci medaglie (quattordici se si sommano anche le quattro giunte dalle pedane paralimpiche) che portano l’Italia a quota 200 nel computo complessivo delle medaglie vinte nella storia dei Campionati Europei Assoluti.
Nel fioretto femminile il “Dream team” composto da Arianna Errigo, Elisa Di Francisca, Valentina Vezzali e Martina Batini, si conferma una delle miniere di emozioni e successi dello sport italiano, conquistando il titolo continentale (il sesto consecutivo!) al termine di un assalto da vietare ai deboli di cuore. Di fronte alle azzurre vi è la Russia, che contende all’Italia la leadership internazionale nel fioretto. Le russe si portano subito in vantaggio ed amministrano il punteggio sino all’ultimo parziale. Elisa Di Francisca, ultima frazionista azzurra, infatti eredita un passivo di due stoccate, 38-40, da Arianna Errigo. La sua avversaria, Inna Deriglazova, è brava ad inanellare una striscia di stoccate valide, portandosi sul 44-38. La campionessa olimpica di Londra2012 non si arrende e, stoccata dopo stoccata, inizia una rimonta che la porta sul 44-44 a 7 secondi dalla fine del parziale. Quando tutto sembrava far presagire ad una prosecuzione dell’incontro al minuto supplementare, è però giunta la zampata di Elisa Di Francisca che, ad 1 secondo dal termine, inchioda il punteggio sul definitivo 45-44, scatenando la gioia di tutta la panchina azzurra ed urlando tutta la sua grinta.
Il Dream Team era giunto in finale dopo aver vinto dapprima l’assalto dei quarti di finale, contro la Romania col netto punteggio di 45-16, ed a seguire, in semifinale, per 45-23 contro la Polonia.
Diverso, perché più sofferto ed emozionante, invece il percorso che ha portato gli azzurri di sciabola maschile sul tetto d’Europa. Il quartetto composto da Diego Occhiuzzi, Luigi Samele, Enrico Berrè e Luigi Miracco, giunto per sostituire Aldo Montano infortunatosi nella gara individuale, ha vinto due match al cardiopalma, completando nel migliore dei modi una rimonta, ha iniziato ai quarti superando per 45-43 i padroni di casa della Francia, al termine di un assalto che ha visto Luigi Samele, ultimo degli azzurri in pedana, dover recuperare un passivo di 39-42.
In semifinale, contro la Germania, Enrico Berrè e Diego Occhiuzzi hanno avviato la rimonta, che ha permesso a Luigi Samele di salire in pedana in vantaggio per 40-39. Ma l’ultimo frazionista tedesco, Richard Huebers, ha inanellato una striscia di stoccate valide che lo hanno portato sino al 44-41. Il sangue freddo di Luigi Samele ha poi fatto il resto, rimontando portandosi sul 44-44 e concludendo con una stoccata che ha dato il via alla gioia azzurra.
Identico batticuore nell’assalto contro la Russia del campione del Mondo, Veniamin Reshetnikov. Stavolta Luigi Samele sale in pedana per l’ultimo match in vantaggio per 40-37, ma subisce la rimonta del russo che va sino al 44-42. Ancora una volta l’atleta azzurro deve tirare fuori tutto il suo talento per riuscire a rimettere in parità il match, prima di chiuderlo con una stoccata, ad una luce, al centro pedana, che dà il “la” alla festa azzurra.