Monza felice per Lewis Hamilton che torna al successo tagliando per primo il traguardo della 85esima edizione del Gran Premio d’Italia F1. L’inglese della Mercedes precede il compagno di team e rivale nella corsa al titolo mondiale piloti, sfruttandone un clamoroso errore alla prima variante al termine del 29esimo giro. Nel paddock qualcuno ipotizza che Rosberg abbia volutamente deciso di arrivare lungo per restituire platealmente il maltolto al compagno di squadra. Hamilton, partito in pole position e autore di una partenza disastrosa, recupera posizioni fino a piazzarsi alle spalle di Rosberg e arrivando a poco più di un secondo di distacco. Poi l’indecisione del tedesco d’origine finlandese che dà il via libera a Hamilton, che riduce il gap nella classifica piloti a 22 punti. Felipe Massa, terzo sulla Williams a 23 secondi dal vincitore, sale per la prima volta sul podio da quando ha lasciato la Ferrari e consente alla sua scuderia, grazie anche al quarto posto di Bottas, di scavalcare la casa di Maranello al terzo posto nella classifica costruttori. Ciò in quanto la Ferrari non rende in qualifica, con Alonso settimo e Raikkonen addirittura fuori dal Q3 (sesta volta in 13 gare in questa stagione), e fa peggio in gara, con Alonso ritirato e Raikkonen nono, dimenticando l’affidabilità che resta la componente più importante rispetto agli avversari. Non può passare inosservato, infatti, che le prime quattro vetture classificate siano azionate da motori Mercedes. Quando accade al 16esumo giro è l’emblema della supremazia: in pieno rettilineo Bottas su Williams supera sul rettilineo la Rossa di Alonso. Al 29esimo giro, qualche istante dopo il passaggio al comando di Hamilton, Alonso è costretto a fermarsi e dopo 86 gare portate a termine il pilota spagnolo si ritira. Il motore elettrico per una volta tradisce e spegnerlo è stata la migliore soluzione per non compromettere l’intero apparato propulsivo. Subito dopo la Cernobbio il n. 1 della Fiat dichiara che per la Ferrari tornare a vincere è una necessità non negoziabile. Un messaggio chiaro anche per Luca Cordero di Montezemolo, la cui presidenza alla Ferrari non sarebbe in discussione.
A Monza si continua a correre e il gran premio è caratterizzato da strenui duelli con fasi di sorpassi e controsorpassi, soprattutto nella seconda parte della corsa per restare nelle prime dieci posizioni. Tiratissimo quello tra i due piloti Red Bull. Ricciardo, che raggiunge la velocità massima di 362 km/h, ha la meglio su Vettel e si piazza in quinta posizione. Poi Magnussen, Perez, Button e Raikkonen, che sale al nono posto per effetto della penalità di cinque secondi inflitta a Magnussen per aver spinto all’estero della prima variante Bottas. C’è delusione tra i fans della Ferrari. Il pubblico di Monza si consola applaudendo Felipe Massa che dal podio rivolge parole d’affetto ripagate con grandi applausi.