Osvaldo Bagnoli, l’allenatore protagonista dello storico successo del Verona nella stagione 1984/85, è uno dei vincitori del Premio Fair Play 2014 assegnato dal Panathlon Bergamo. Il Mago della Bovisa, come veniva chiamato, si è distinto nella sua carriera di tecnico per la correttezza esemplare in campo e fuori. Un riconoscimento alla carriera reso ancora più partecipato dalla presenza dei protagonisti dello scudetto vinto dagli scaligeri: dal capitano Roberto Tricella a Pierino Fanna, uno dei pochi ad avere vinto il campionato con tre squadre diverse (oltre al Verona, la Juventus e l’Inter). Bagnoli ebbe alla sua corte nella gloriosa stagione veronese il poderoso difensore tedesco Briegel e la coppia d’attacco formata da Galderisi e Elkjaer. Il suo merito fu quello di amalgamare giocatori provenienti da esperienze diverse, alcuni dei quali ritenuti addirittura a fine carriera. Bagnoli plasmò uomini e giocatori e consentì a una città di provincia, non capoluogo di regione, di conquistare lo scudetto, unica volta nel dopoguerra.
Il premio Fair Play 2014 è stato assegnato anche a Tommaso Marino, playmaker della Remer Treviglio, al quale è andato il riconoscimento al gesto per il progetto “Slums Dunk” che mira a migliorare, attraverso la pallacanestro, le condizioni dei giovani che vivono nella aree economicamente e socialmente degradate di Nairobi, in Kenya.
A Cristina Radici, presidente di Play Sport Academy, il riconoscimento alla promozione tramite lo sviluppo di un progetto di crescita dei bambini, promuovendo lo sport, e in particolare lo sci.