Confessiamolo. Con le luci di San Siro accese in un impianto esaurito in ogni ordine di posti, i buongustai della Scala del calcio speravano in un derby d’altri tempi. Invece, Milan e Inter non hanno entusiasmato e le poche giocate capaci di illuminare la serata novembrina sono state i gol segnati da Menez e Obi, uno per tempo nella stessa porta e nello stesso angolo, e quelli sfiorati da El Shaarawy (traversa piena a tu per tu con il portiere) e Icardi (palla che accarezza l’incrocio dei pali. Nessuno osa dirlo, ma il pareggio benché non rilanci alcuna delle due squadre milanesi, le accredita di un posto al sole nel futuro. Sempre che Mancini impugni bene il bastone del comando e sistemi i nerazzurri per sfruttare le doti tecniche dei singoli e Inzaghi inietti fiducia e determinazione maggiori ai rossoneri bisognosi di ritrovare continuità. L’esordio di Mancini è stato indolore, ma ora è chiamato a dare la svolta alla stagione dell’Inter.
Domenica 23 novembre è una data che rimarrà negli annali perché Totò Di Natale ha firmato il gol n. 200 in serie A. Un traguardo meritato da un campione di classe innata, stile e longevità agonistica. Poco importa che l’Udinese sia stata fermata sul pareggio casalingo dal Chievo, perché lo stadio Friuli ha dedicato una prolungata standing ovation all’attaccante di origine campana. Il Napoli ha gettato alle ortiche una partita già chiusa facendosi rimontare prima un doppio vantaggio e poi raggiungere sul 3-3 dal Cagliari che ha assimilato il carattere indomito di Zeman. Non basta che Higuain abbia preso confidenza con il gol, perché la difesa partenopea è oggettivamente inguardabile e squadre come quella sarda ci va a nozze. Buon per il Napoli che le liguri abbiano pareggiato le rispettive partite, rimandando l’appuntamento con il salto al terzo posto. La Sampdoria impatta con il Cesena, osso duro in casa, che paga un autogol del difensore Nica rimediando solo un pareggio. A Marassi il portiere Perin si riappacifica con il mondo del calcio dopo il ritiro della patente perché positivo all’alcol test. Dopo aver fatto ammenda ed essersi proposto come testimonial della guida e del comportamento responsabile alla guida dei veicoli, il portiere genoano deve arrendersi a una giocata di Dybala, al quale nega il raddoppio con una straordinaria parata in uscita, esaltandosi ancora tra i pali per il resto dell’incontro, pareggiato da un tiro vincente di Bertolacci in collaborazione con un tacco maligno di Antonelli. Molto peggio fanno Torino e Parma. I granata sbagliano l’ennesimo calcio di rigore e vengono beffati in casa dal Sassuolo sempre più a suo agio. Mattatore Floro Flores, lasciato libero di colpire di testa in mezzo all’area. La squadra di Donadoni, sempre più in affanno e irriconoscibile rispetto alla passata stagione e alla prestazione vittoriosa contro l’Inter, cede all’Empoli che la trafigge con una facilità incredibile. Il colpo gobbo riesce alla Fiorentina che espugna il Bentegodi, sponda Verona. Primo tempo in equilibrio con le traverse colpite da Gomez e Toni e le reti di Rodriguez e Nico Lopez. A fare la differenza nella ripresa il gol di Cuadrado.
Classifica: Juventus 31 Roma 28 Napoli 22 Sampdoria 21 Genoa 20 Lazio 19 Milan Udinese 18 Inter 17 Fiorentina 16 Sassuolo 15 Verona Palermo 14 Empoli 13 Torino12 Cagliari 11 Atalanta 10 Chievo 9 Cesena 8 Parma 6