L’Atalanta cede in casa all’Inter, che ritrova la vittoria a Bergamo che mancava dal 2008. Anche allora con Roberto Mancini in panchina. La squadra di Colantuono affronta con intelligenza tattica, impegno e generosità, ma si ritrova costretta a rincorrere l’avversario con una sorta di partenza a handicap, allorquando l’Inter trasforma un rigore dopo il primo giro di lancetta. Primo tempo meritevole della squadra di Colantuono, che rimette il risultato in equilibrio ma commette anche l’errore di farsi sorprendere da Guarin prima dell’intervallo e dopo l’espulsione dello sconsiderato Benalouane, tradito dalla lingua. Il risultato assume le proporzioni di una disfatta per l’Atalanta, che non riesce a giocarsela fino in fondo in parità numerica e deve arrendersi.
Colantuono non modifica l’assetto base, con il blocco dei quattro difensori e quattro centrocampisti, e conferma la soluzione adottata a Firenze con Gomez a sinistra e Moralez trequartista con la sola variante di a Pinilla al posto di Denis. Riconfermato Masiello a destra, con Benalouane e Stendardo al centro della difesa. Mancini deve rinunciare a Icardi per indisposizioine fisica e si affida in attacco a Palacio e Podolski, escluso dalla lista Uefa e non impiegato contro il Palermo, con Shaqiri trequartista. Nel 4-3-1-2 confermato il centrocampo con Guarin, Medel e Brozovic, mentre in difesa Campagnaro prende il posto dell’infortunato Nagatomo con Santon a sinistra e Ranocchia-Juan Jesus al centro.
Dopo solo 60 secondi l’arbitro Banti punisce un intervento in area di Bellini su Guarin, giudicandolo falloso e indicando il dischetto del calcio di rigore. Dagli 11 metri Shaqiri mira all’angolo destro di Sportiello, che intuisce e tocca il pallone ma non può impedire che vada in rete. L’Atalanta prova a riorganizzarsi, facendo pressing e alzando il ritmo, e al 5’, dopo un’iniziativa di Moralez e Gomez sulla sinistra, va al tiro ma fuori bersaglio con Carmona sulla cui traiettoria non riesce a inserirsi Pinilla appostato davanti alla porta di Handanovic. All 9’, su corner di Gomez, colpo di testa di Zappacosta che si perde di poco a lato. Al 18’ la squadra di Colantuono fallisce nel modo più clamoroso il pareggio su azione avviata da Cigarini che libera Zappacosta, il cui rasoterra diagonale supera Handanovic in uscita. Sulla traiettoria piomba Pinilla che da due passi e a porta vuota manda il pallone oltre la traversa. Il pareggio, meritato, arriva al 27’ sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti calciata da Cigarini per la testa di Pinilla che fa da torre per Moralez, bravo a controllare e piazzare il pallone di precisione nell’angolo alla destra di Handanovic. Al 37’ Guarin riporta in vantaggio l’Inter conquistando la palla dai piedi di Bellini sulla trequarti, avanzando di una decina di metri e battendo Sportiello con un sinistro a giro rasoterra a fil di palo. Un colpo da maestro, favorito dall’errore della retroguardia bergamasca, che rimette la gara in salita per l’Atalanta. Al 40’ Shaqiri tenta di sorprendere a sua volta Sportiello dai 20 metri il suo tiro lambisce la traversa. Un minuto dopo Medel ribatte una conclusione di Cigarini destinata nello specchio della porta, poi Pinilla colpisce di testa su corner di Gomez ma il pallone è fuori bersaglio. Poi ci prova Brozovic ma il suo tiro centrale è bloccato senza difficoltà da Sportiello. Dopo l’intervallo Moralez, alle prese con problemi muscolari e campione di tecnica e generosità nel primo tempo, lascia il posto a Denis. Il cambio toglie oggettivamente qualità e dinamismo alla manovra dell’Atalanta. Al 7’ della ripresa Benalouane interviene fallosamente sulla linea laterale a centrocampo e viene ammonito. Qualche parola di troppo verso l’arbitro e il giallo si tramuta in rosso. Colantuono arretra Zappacosta, spostando Masiello al centro della difesa. Poi al 13’ Baselli subentra a Gomez per dare vita al 4-3-1-1. Proprio Baselli ci prova al quarto d’ora con un rasoterra decisamente telefonato per Handanovic. Al 18’ Guarin mette il sigillo sul successo interista con una mirabile conclusione di destro a giro da 25 metri, di grande precisione, che lascia Sportiello immobile. L’estremo difensore atalantino si riscatta parzialmente al 21’ deviando in angolo un tiro insidioso di Shaqiri. Al 27’ passaggio fltrante in area per Palacio, Stendardo interviene per liberare ma il pallone rimbalza sul corpo dell’attaccante e si deposita in rete. A risultato acquisito fa il suo ingresso in campo Emanuelson al posto di Cigarini. Infine, al 34’ Sportiello nega la tripletta a Guarin. Ma la sconfitta pesa.
ATALANTA-INTER 1-4
ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello 5.5 Masiello 6 Benalouane 4 Stendardo 5 Bellini 5 Zappacosta 6 Cigarini 6.5 (30’ st Emanuelson 6) Carmona 6 Gomez 6.5 (13’ st Baselli ) Moralez 7 (1’ st Denis 5.5) Pinilla 6. A disposizione: Avramov, Frezzolini, Scaloni, Biava, Del Grosso, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Boakye, Bianchi. All. Colantuono
INTER (4-3-1-2): Handanovic 6 Campagnaro 6 Ranocchia 6 Juan Jesus 6 Santon 6 Guarin 8 Medel 6.5 Brozovic 6.5 (37’ st Kuzmanovic sv) Shaqiri 6 (23’ st Kovacic 6) Palacio 6 (31’ st Hernanes 6) Podolski 5.5. A disposizione: Carrizo, Vidic, Donkor, Dodò, Obi, Puscas, Berni. All. Mancini
ARBITRO: Banti di Livorno 6
Assistenti: Crispo e La Rocca. Quarto ufficiale: Stallone. Arbitri addizionali: Irrati e Pasqua
Marcatori: pt 2’ Shaqiri (rig), 27’ Moralez, 37’ Guarin; st 18’ Guarin, 27’ Palacio
Ammoniti: Carmona, Juan Jesus, Shaqiri, Moralez, Pinilla, Benalouane. Al 7’ st espulso Benalouane
Recupero: 1, 2