Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), Matteo Castaldo (RYCC Savoia), Matteo Lodo, Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle) sono i campioni del Mondo 2015 nel quattro senza assoluto. E’ un successo dell’Italia di La Mura e di Peppe Abbagnale. Una medaglia d’oro che mancava all’Italia da venti anni (Tampere 1995 con Carlo Mornati, proprio colui che oggi è a capo della Preparazione Olimpica del CONI, Raffaello Leonardo, la voce tecnica del canottaggio durante le riprese RAI, Riccardo Dei Rossi, imprenditore e impegnato con gli atleti master, e Valter Molea, numero due dell’attuale staff tecnico del settore pesi leggeri) e che l’Italia ha vinto sul finale con una cavalcata inscenata nella migliore delle loro celebri chiusure. Un finale col quale ha risucchiato l’Australia ed è passata in testa negli ultimi 200 metri. Una chiusura in trionfo con quasi due secondi di vantaggio, con la Gran Bretagna che è riuscita a spuntarla per il bronzo sul Canada.
Il quartetto che ha conquistato il titolo di campione del mondo assoluto è composto da Marco Di Costanzo, ventitreenne napoletano e atleta delle Fiamme Oro, Matteo Castaldo, ventinovenne anche lui napoletano e atleta del RYCC Savoia, Matteo Lodo, ventunenne di Terracina (Latina) che voga per le Fiamme Gialle, come pure per i colori gialloverdi rema anche Giuseppe Vicino, ventiduenne nato a Napoli. Un quartetto che, con tanta voglia di affermazione e, per alcuni di loro, anche con la volontà di riscatto per non essere stati considerati nel passato come meritavano, è riuscito in un’impresa straordinaria. Una barca con un equipaggio totalmente rinnovato, che si è messa alle spalle l’Australia, bronzo iridato 2014, e la Gran Bretagna, campione olimpica e mondiale in carica.
Una storia, quella del quattro senza azzurro, che affonda le radici nel 1948 quando alle Olimpiadi di Londra l’Italia vinse l’oro e poi ai Mondiali nel 1994 e nel 1995 ancora con due medaglie d’oro fino ad arrivare ad oggi per il terzo oro iridato.