“Tutto o niente”, come il titolo della musica dell’esercizio con i 5 nastri, “All or nothing” di Brand x Music. Le Leonesse azzurre passano dalla gioia di una qualificazione olimpica ottenuta, tra gli appalusi ma a mani vuote – per la prima volta giù da un podio del Concorso generale mondiale – all’oro nella finale di specialità ai cinque nastru, proprio nell’attrezzo dove avevano sbagliato. L’Inno di Mameli risuona così nella Porsche Arena di Stoccarda, unico inno nazionale diverso da quello della Russia, che si aggiudica infatti otto titoli, tra individualiste e squadre, dei nove disponibili al 34° Campionato del Mondo di Ginnastica Ritmica. Il successivo argento ai cerchi e clavette conquistato dalle ragazze di Emanuela Maccarani sulle note del Faust” di Charles Gounod, finalmente al di sopra del muro del 18, è la classica ciliegina sulla torta, e il distacco dalle storiche rivali della Federazione di Mosca è tale da potersi fregiare della vittoria nell’ultima giornata iridata, nella somma dei due attrezzi. In altri termini, nell’all-around virtuale la spuntano di 25 millesimi le Leonesse di Desio, capaci di portare a 24 medaglie iridate il palmares della FGI. Da dieci anni consecutivi, infatti, la Squadra Italiana dei piccoli attrezzi ci regala successi mondiali, intervallati dall’argento ai Giochi di Atene nel 2004 e dal bronzo di Londra del 2012. Un ciclo vincente senza precedenti soprattutto per un gruppo che nel tempo cambia interpreti e composizioni, mantenendosi sempre ai massimi livelli. Le aviere dell’Aeronautica Militare Marta PAGNINI, Camilla PATRIARCA e Andreea STEFANESCU con le compagne Sofia LODI della Brixia di Brescia (la stessa società di Vanessa Ferrari), Alessia MAURELLI (E. Putinati Ferrara) e l’esordiente Martina Centofanti (SG Fabriano), ci regalano così il 7° oro e il 14° argento di una storia senza fine. Nella finale con i nastri l’Italia con il totale di 17.900 si lascia alle spalle la favoritissima Russia, argento con 17.850, e la sorpresa Giappone, terzo con 17.366. Nei cerchi e clavette – specialità nella quale hanno vinto l’oro in World Cup a Kazan in agosto – le azzurre finiscono di un soffio alle spalle delle russe, precedendo un’ottima Bulgaria. Per la cronaca l’Azerbaijan gareggia al posto della Spagna, terza nella penultima giornata nel Concorso Generale e costretta al forfait per l’infortunio di una ginnasta. Dopo la finale tutta azzurra degli US Open e l’impresa di Aru alla Vuelta, le ginnaste della Ritmica non volevano essere da meno e si sono fatte trovare pronte a partecipare alla festa dello sport italiano.
(fonte: federginnastica)