Vola Atalanta, vola

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ata-winsL’Atalanta c’è, conferma di esserci anche al Mapei Stadium, espugnato con tre reti nel primo tempo e una prestazione impeccabile sul piano tecnico e agonistico, forte di qualità e atteggiamento sicuro in campo. Ritmo e agilità mettono in ginocchio il Sassuolo di Di Francesco, che si era rilevato nella passata stagione guadagnando la Europa League. Il successo conseguito a spese dei neroverdi potrebbe rappresentare un passaggio di testimone, perché grazie ai tre punti incamerati l’Atalanta sale al quarto posto (come nel 2000/2001 alla 12esima giornata di Vavassori in panchina), preparandosi a sfidare Roma in casa e, dopo il Bologna, la Juve a Torino con una prospettiva diversa rispetto a due mesi fa. Ventidue punti, 19 dei quali conquistati in sette partite con sei vittorie e un pareggio. La squadra di Gasperini domina fin dalle prime battute, permanendo nella metà campo avversaria e passando in vantaggio al 19’ con Papu Gomez, servito a centro area da Petagna ma in posizione di fuorigioco non rilevata dall’assistenza dell’arbitro Maresca. Il raddoppio arriva 5’ dopo con un sinistro al volo di Caldara su assist di Gagliardini dalla linea di fondo. Dalla nuova capitolazione evitata da Consigli al 37’ su conclusione di Conti alla traversa colpita di testa da Defrel al 40’ si intrecciano i destini delle due squadre che hanno rispettivamente la possibilità di chiudere o riaprire il risultato. Ci riesce la formazione di Gasperini al 43’ con Conti che manda in rete il pallone respinto dalla difesa su azione da corner. Il risultato si cristallizza nel secondo tempo, quando il Sassuolo deve fare i conti con episodi poco fortunati. Poco prima della mezz’ora Politano, chiamato in Nazionale da Ventura, stampa il pallone contro la traversa con un tiro a giro. Al 39’ proteste del Sassuolo per un contatto in area tra Berisha, messo in difficoltà da un retropassaggio di Masiello, e Defrel. Il portiere tocca il pallone e l’attaccante emiliano sembra inciampare sul piede di Berisha. Di Francesco perde il controllo e viene allontanato dall’arbitro. Episodio comunque marginale in un contesto di netta prevalenza atalantino e di uno scarto di tre reti. La chiave del match nelle scelte tattiche dei due allenatori. Gasperini opta per il 3-4-1-2 affidando ancora il centro dell’attacco a Petagna, affiancato da Gomez e con Kurtic trequartista; a centrocampo formato da Conti, Gagliardini, Kessie e Spinazzola, mentre davanti a Berisha ci sono Masiello, Caldara e Zukanovic. Prove maiuscole di tutti, con un merito particolare a Gagliardini, Kessie, Conti e Caldara. Gomez sempre al top e Petagna che fa sentire la sua presenza davanti, rivelandosi decisivo anche negli assist. La scelta del 3-5-2 adottata da Di Francesco penalizza sicuramente il Sassuolo. Il tecnico emiliano attende mezz’ora per cambiare il modulo 4-2-3-1 con Ricci e Politano sulle fasce e Defrel alle spalle di Matri. Troppo tardi e comunque non abbastanza per rimontare l’Atalanta che vola.

SASSUOLO – ATALANTA 0-3

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Sassuolo (5-3-2): Consigli 6 Terranova 5 Acerbi 5.5 Peluso 5.5 Lirola 5 (31’ pt Ricci 5) Biondini 5.5 Pellegrini 5 (26’ st Mazzitelli 5.5) Gazzola 5 Politano 5.5 Matri 5 (1’ st Iemmello 5) Defrel 6. A disposizione: Pomini, Cannavaro, Ragusa, Adjapong, Dell’Orco, Pegolo. Allenatore: Di Francesco

Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6 Masiello 6.5 Caldara 7.5 Zukanović 6.5 Conti 7 Kessie 7 Gagliardini 7.5 Spinazzola 7 Kurtić 6.5 Petagna 7 Gomez 7.5. A disposizione: Sportiello, Bassi, Paloschi, Carmona, Bastoni, Pesic, Freuler, Capone, Grassi. Allenatore: Gasperini

Arbitro: Maresca 5.5. Assistenti: Vivenzi e Pegorin

Marcatori: pt 19’ Gomez, 24’ Caldara, 43’ Conti

Ammoniti: Biondini, Gazzola. Gagliardini, Conti, Peluso, Ricci. Allontanato Di Francesco al 39’ st. Recupero: 1, 4