Atalanta in stile trasformer nella sfida di Torino contro la Juventus, ma non basta ad ottenere il passaggio ai quarti di Coppa Italia. Un sogno che la squadra di Gasperini riesce a tenere vivo dopo aver chiuso il primo tempo con due gol al passivo, grazie a un secondo tempo in cui a tratti mette alle corde i bianconeri accorciando per due volte le distanze fini a sfiorare il pareggio. Merito del tecnico atalantino che ridisegna l’undici in campo fino a raggiungere l’assetto che permette di manovrare con padronanza e rivedere il gioco efficace. Nel primo tempo brilla l’astro Dybala, che segna e serve un assist vincente mettendo il sigillo al passaggio del turno. All’Atalanta non riesce la rimonta, ma cresce la convinzione sui mezzi che la squadra di Gasperini possiede.
Allegri affida a Hernanes il fulcro,del centrocampo nel 4-3-2-1 che segna l’esordio in bianconero dell’ex genoano Rincon in linea con Marchisio. Neto tra i pali, in avanti Pjanic e Dybala con Mandzukic centrale. Gasperini, al bando il turnover, schiera la migliore formazione possibile. Toloi, Caldara e Masiello compongono il trio difensivo davanti a Berisha; Conti, Grassi, Freuler e Spinazzola i quattro di centrocampo; Kurtic alle spalle di D’Alessandro e Petagna.
Buon inizio della squadra di Gasperini che prevale nel possesso palla.
Prima che la lancetta dei minuti compia il primo giro, Grassi va alla conclusione neutralizzata da Neto. La Juve viene tenuta lontana dall’area bergamasca e al 10′ è Spinazzola a mirare verso la porta di Neto con tiro rimpallato in angolo. Ma alla prima vera azione offensiva Juve vicinissima al vantaggio con Manzdukic che, su cross di Lichtsteiner, approfitta di una scivolata di Caldara e colpisce il pallone di petto mandandolo sul palo. Al 19′ duello tra Dybala e Toloi in area fino alla linea di fondo con l’argentino che nel contrasto finisce a terra. Proteste bianconere, ma niente rigore. La Juve alza il ritmo e prema. Il vantaggio arriva al 22′ con un gol capolavoro di Dybala, il quale raccoglie un assist di testa di Mandzukic e da venti metri fulmina Berisha, immobile. L’Atalanta prova a reagire e va due volte al tiro, con Conti e Petagna, trovando Neto pronto alla parata. La squadra di Allegri prende il sopravvento a centrocampo, l’Atalanta fa pressing e prova a ripartire. Prima della mezz’ora Grassi viene sanzionato con il giallo per un intervento falloso su Rincon. Il baricentro dell’Atalanta si abbassa e al 34′ arriva il raddoppio bianconero con Mandzukic che riceve l’assist rasoterra di Dybala, lisciato da Toloi, e supera Berisha con un tiro a giro.
Al 44′ Pjanic serve un pallone con il contagiri a Mandzukic che, davanti alla porta, manda fuori.
All’inizio di secondo tempo Gasperini sostituisce Kurtic con Konko e passa alla difesa a quattro, mentre D’Alessandro va a occupare la fascia destra. Nelle file juventine Marchisio lascia il posto a Sturaro. Dopo un quarto d’ora, in cui l’Atalanta fa maggiore pressing e rialza il proprio baricentro, Gasperini manda in campo Latte Lath,al posto di Grassi. Il nuovo entrato va a occupare la fascia destra con D’Alessandro che torna a sinistra. Poco dopo Dybala viene avvicendato da Pjaca, reduce da infortunio. Scatta il giallo anche per Toloi per un fallo a centrocampo. Al 20′ Berisha tocca di quel tanto che basta il pallone scagliato da Rincon all’incrocio dei pali e si salva dalla terza capitolazione. Al 25′ ammonito anche Latte Lath che ferma fallosamente una ripartenza juventina. Ma l’Atalanta cresce avendo trovato il giusto assetto e al 26′ arriva il gol di Konko che dal vertice sinistro dell’area bianconera infila il pallone all’incrocio dei pali. Le speranze di riaprire il match si spengono tre minuti dopo quando D’Alessandro affonda platealmente Lichtsteiner in area e Pjanic trasforma il calcio di rigore per il 3-1. L’Atalanta non demorde, la Juve si rilassa, e Konko, smarcato in area bianconera da Freuler, si trova nella condizione di accorciare di nuovo le distanze ma il pallone lambisce il palo. Ci riesce invece Latte Lath al 35′ su cross basso di Conti. Gasperini tenta il tutto per tutto inserendo Papu Gomez al posto di D’Alessandro e rimettendo la difesa a tre. Allegri sistema la Juve con il 3-5-2 per difendere il gol di vantaggio. Al 38′ Neto si salva in due tempi su rasoterra di Petagna. L’assalto finale non produce effetti, ma l’Atalanta esce dal campo,a testa alta.