Esordio con beffa nel secondo turno preliminare di Europa League per l’Atalanta, che getta alle ortiche una vittoria che poteva essere netta e larga nel punteggio, dominando per due terzi la gara con il Sarajevo facendosi rimontare in 5’ il doppio e meritato vantaggio maturato nel primo tempo. Dal 2-0, che sembrava andare piuttosto stretto alla squadra di Gasperini, al 2-2 che complica non di poco il cammino per il passaggio al turno successivo. A sfavore ha giocato anche e soprattutto la condizione, perché il caso fisico era prevedibile dopo la spinta continua prodotta per 65 minuti. Ora all’Atalanta serve un successo Sarajevo. Una mezza delusione per i diecimila i bergamaschi accorsi al Mapei Stadium di Reggio Emilia in una calda serata di luglio per sostenere l’Atalanta, senza mai perdere l’entusiasmo. Gasperini preferisce Hateboer a Castagna sulla destra di centrocampo e schiera Pessina in tandem con De Roon sulla mediana, confermando Gosens a sinistra. D’Alessandro a destra nel tridente d’attacco al posto dell’indisponibile Ilicic, con Barrow a centro e Gomez a sinistra. Davanti a Berisha giocano Toloi, Mancini e Masiello. Bosniaci con tre settimana di lavoro in più nelle gambe e un turno di qualificazione già superato. L’Atalanta manovra e si propone con continuità, mettendo in difficoltà a più riprese il Sarajevo nei primi 10 minuti, grazie soprattutto all’estro e all’inventiva di Gomez. Dopo 11’ matura il vantaggio nerazzurro su cross lungo di D’Alessandro e sponda di testa di Masiello per Toloi che appoggia comodamente in rete. Al quarto d’ora ammonito Rahamanovic per un duro intervento a centrocampo su De Roon che per alcuni minuti resta zoppicante. L’Atalanta mantiene il controllo del gioco ma Gasperini richiama a più riprese Barrow, che vorrebbe meno egoista in possesso di palla e più propenso a favorire l’inserimento dei compagni avendo gli spazi chiusi. Alla mezz’ora verticalizzazione di Barrow per Toloi, in posizione avanzata, che fa sponda liberando in area Gomez il cui tocco viene deviato d’un soffio in angolo dal portiere bosniaco. Al 32’ cross arretrato dal fondo di Gomez che viene raccolto dall’accorrente De Roon per una bordata che supera la traversa. Al 35’ l’ottimo e autorevole Pessina lancia in verticale Barrow, che apre centralmente per Gomez, la cui conclusione dalla distanza finisce fuori bersaglio. Due minuti dopo azione personale di Barrow che supera due avversari e da posizione decentrata in area non trova la porta. L’Atalanta costruisce un’azione dopo l’altra ma manca la necessaria lucidità al momento di tentare la conclusione a rete. Al 42’ Gomez entra in area, supera un avversario e calcia sul corpo del portiere. Allo scadere del 3’ di recupero l’Atalanta sfrutta l’ultima palla inattiva e raddoppia con Mancini, che schiaccia con la fronte in rete sulla linea di porta il pallone deviato di testa da Toloi. Ancora una combinazione vincente tra difensori regala alla squadra di Gasperini il doppio vantaggio con cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa il copione della gara non cambia, con il perdurante dominio dell’Atalanta. Dopo 8’ Gasperini avvicenda D’Alessandro, autore di una buona prova, con Zapata spostando Barrow sulla fascia destra. E dopo due minuti il giovane attaccante gambiano si ritrova tutto solo davanti alla porta su un pallone spiovente che prova a colpire al volo svirgolando e gettando alle ortiche la ghiotta occasione. Al 14’ Atalanta a un soffio dal 3-0, dopo una penetrazione sulla destra e un cross basso di Barrow raccolto da Gosens, il cui tiro viene respinto fortuitamente con il piede dal portiere. Al 20’ commette un fallo da tergo su un avversario, senza cattiveria, ma quanto basta per indurre l’arbitro ad ammonirlo. Al 22’ arriva la beffa ad opera di Handzic che in mezza rovesciata, tra Mancini e Toloi, mette alle spalle di Berisha. Gol subito alla prima azione offensiva del Sarajevo, dopo due terzi di partita di netta supremazia. Un episodio che fa prendere coraggio ai bosniaci che al 27’ trovano addirittura il pareggio con Sisic che in un nugolo di maglie nerazzurri, appena dentro l’area piccola, colpisce dal basso in altro facendo gonfiare la rete. Alla mezz’ora l’Atalanta prova a reagire con una combinazione tra Zapata e Gomez che calcia alto. Gasperini richiama Mancini e inserisce Palomino. Poi il bosniaco Velkoski commette fallo dal limite su Barrow. Punizione e cartellino giallo. Papu Gomez mira all’angolo più lontano ma il pallone esce. Negli ultimi dieci minuti l’Atalanta riprende ad attaccare e al 38’ Gasperini, alla ricerca del gol vittoria, tenta il tutto per tutto inserendo Tumminello per Gosens, passando al 4-2-4. Tra fumogeni lanciati in campo dai supporter del Sarajevo e le sceneggiate dei giocatori bosniaci, i minuti di recupero diventano 7. Il rush finale di Gomez e compagni, visibilmente stanchi, è generoso ma non regala l’atteso gol della vittoria. Atalanta chiamata all’impresa nella gara di ritorno.