Ogni soffiata, un gol. Il francese ha stradominato il duello con Djimsiti. Lo si trovava in tutte le zone del campo, non solo in attacco. In fase di non possesso lo trovavi in difesa ad aiutare i compagni nelle ripartenze. Un vero portento. E un paio di gol sono stati sventati solo dalla sfortuna (fortuna se visti dalla parte atalantina). Ha dimostrato una reattività e una fame di gol pari a pochi.
Per quanto riguarda i bergamaschi, difficile dare un giudizio. Quella presentata da Gasperini è stata un’Atalanta così inedita e allo stesso tempo in emergenza, priva della difesa titolare che ha subito gol, che neanche nelle categorie inferiori vedi prendere dai dilettanti.
In dieci minuti l’Inter ha chiuso la pratica con un micidiale uno-due. E poi è stato buio pesto.
I nuovi atalantini scesi in campo hanno bisogno di tempo perché possano esprimere un gioco collettivo. Il calcio non è fatto solo di individualità. Il campionato è appena iniziato e non sarà questo 4-0 a fermare le convinzioni calcistiche di Gasperini.
Inter-Atalanta 4-0
Reti: 4’ Djimsiti (autorete); 10’ Barella; 47’ Thuram; 56’ Thuram.
Inter: Sommer 7.2; Pavard 7.5, Acerbi 7.4, Bastoni 7.2 (61’ Carlos Augusto 6.1); Darmian 6.9, Barella 8.3 (79’ Frattesi 6.1), Calhanoglu 7.6 (61’ Asslani 6.4), Mkhitaryan 6.8, Dimarco 7.3; Lautaro Martinez 7.2 (83’ Arnautovic 5.9), Thuram MVP 8.4 (79’ Taremi 6.4). All. Inzaghi 7.06.
Atalanta: Carnesecchi 5; De Roon 5.9, Djimsiti 5, Ruggeri 5.7; Bellanova 5.8 (58’ Toloi 6.2), Ederson 5.7, Pasalic 6, Zappacosta 5.9 (80’ Palestra 6); Samardzic 6.1 (80’ De Ketelaere 6.4), Brescianini 6.1; Retegui 5.6. All. Gasperini 5.81.
Arbitro: Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido. Quarto ufficiale: Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata. Var: Daniele Doveri della sezione di Roma 1.