È una Inter mangia-bevi, e infatti si è mangiata e bevuta l’Atalanta con due gol per tempo. Di fatto non c’è stata partita.
I bergamaschi al fischio di inizio della partita sono parsi imbambolati difronte alla scaltrezza dell’Inter, che in 10 minuti di iperaggressività e velocità si beve centrocampo e difesa atalantini e si porta in vantaggio di due gol.
Il primo tiro pericoloso dell’Atalanta arriva al 15’ e poi piano piano l’Atalanta prende un po’ di camposolo perché l’Inter decide di ritirarsi e coprirsi per poi ripartire in velocità. I movimenti di Lautaro tra le linee in fase di non possesso sono uno spettacolo da vedere. Furbo come una volpe è sempre pronto a conquistare palla.
Questa Atalanta ha bisogno di un po’ di tempo per trovare i meccanismi di gioco. In difesa c’è il solo Djimsiti a governare, titolare di ruolo, ma sfortunato sul primo gol, fortunato su una seconda deviazione, sempre su tiro di Thuram che finisce sul palo.
De Roon e Ruggeri ripiegati sulla linea difensiva rendono molto meno e non esprimono tutte le loro potenzialità.
Il filtro a centrocampo Pasalic-Ederson è l’unico che ha affiatamento, ma da soli possono fare poco.
In avanti i due trequartisti Samardzic-Brescianini si trovano a giocare in partita per la prima volta. E Retegui sembra un poco isolato. Le azioni e i cross che arrivano da Zappacosta e da Bellanova sono troppo sporadici.
Non ci si è ancora posizionati in campo per il secondo tempo che l’Atalanta prende il terzo gol. E in modo incredibile. Da rimessa laterale. Con molte disattenzioni dentro l’area. Mentre gli interisti dentro l’area sono svegli, più pronti, più veloci e la palla mezza e mezza che balla lì finisce dentro in modo quasi rocambolesca.
È un’Atalanta priva di difese immunitarie che a ogni colpo di tosse interista subisce gol. Al 56’ il pasticcio difensivo si ripete e Thuram è un uomo felice.
Anche con i cambi l’Inter continua nel suo copione e cambiando gli interlocutori, non cambiano le occasioni da gol che non aumentano un po’ per sfortuna dell’Inter, un po’ per la troppa generosità di Arnautovic.
Urge girare pagina. Non disperiamo, i giocatori dell’Atalanta sono tutti di alto livello. E lo dimostreranno.