Un solo punto separa Matteo Bonacina dalla medaglia di bronzo alle Paralimpiadi in corso a Parigi nel tiro con l’arco.
Schierato con Eleonora Sarti nel misto compound, il 39enne di Valbrembo ha chiuso la prova in quarta posizione perdendo la finale per il 3° posto con l’India per 155-156.
Percorso quasi perfetto per gli azzurri con Bonacina che agli ottavi infila una serie di 10 che fanno il paio con la sfilza di nove di Sarti e permette di battere la Malesia per 155-151.
Quarti di finale thrilling con i cinesi Zhou Jamin e Ai Xinliang, campioni paralimpici a Rio de Janeiro 2016, che riescono a tener testa nelle prime due volée prima di metter davanti la testa di un solo punto alla terza prima della rimonta degli avversari che porta il risultato sul 151 pari.
Alle frecce supplementari arriva un 10 e un 9 per entrambe le coppie così si va a controllare la freccia più vicina al centro con Bonacina e Sarti che sono apparsi più precisi tanto da volare in semifinale.
Lì arriva il duello con la Gran Bretagna di Jodie Grinham e Nathan Macqueen che rasentano la perfezione eguagliando il record paralimpico di 156 punti rispetto ai 147 realizzati dal tandem tricolore.
Una situazione simile accade nella finale per il bronzo con l’India di Rakesh Kumar e Sheetal Devi che hanno rimontato l’Italia dopo una partenza sprint e totalizzato 156 punti contro i 155 degli azzurri.
“La concorrenza è altissima, però abbiamo dimostrato che ci siamo anche noi. Sono orgoglioso della mia compagna, del nostro staff, di tutto il team. In più, era la prima volta che gareggiavo di fronte a un pubblico così numeroso e ritengo di aver gestito bene la situazione – ha raccontato Bonacina ai microfoni della Rai -. La considero una grande vittoria. Uscire così un po’ brucia. E la strada da percorrere è ancora tanta. Ma è quella giusta. Concordo con Eleonora: nessun rimpianto. Grazie a tutti, compresi coloro che ci hanno seguito da casa: non mi sono mai sentito solo”.