(Adnkronos) –
Altroconsumo lancia una class action per chiedere ad Apple il risarcimento per gli utenti di iPhone e iPad che hanno acquistato sull’Apple App Store servizi di streaming musicale in abbonamento come Napster, Deezer, Youtube Music, Amazon Music, SoundCloud, Qobuz, Tidal e Spotify Premium a partire dal 2013. Abusando della sua posizione dominante, infatti, la società proprietaria di Apple Music ha imposto una commissione del 30% ai servizi di streaming dei concorrenti, i quali l’hanno a loro volta riversata sui consumatori. Questi ultimi sono stati, in definitiva, danneggiati. Secondo i calcoli dell’Organizzazione, il risarcimento per gli abbonati ai servizi di streaming concorrenti di Apple Music potrà essere in media di 3 euro al mese, moltiplicati per i mesi per cui si è mantenuto il pagamento tramite App Store. L’ammontare esatto dipende poi dalla singola piattaforma e dal prezzo del servizio. Potranno aderire gratuitamente alla class action tutti gli utenti iOS (iPhone e iPad) che hanno sottoscritto un abbonamento ad app di streaming musicale sull’Apple App Store dal 2013 in avanti e non hanno più modificato il metodo di pagamento: per partecipare all’azione collettiva basta registrarsi sul sito Altroconsumo, alla pagina dedicata alla class action, dove è possibile anche conoscere l’ammontare esatto del risarcimento grazie al calcolatore messo a disposizione degli utenti. “Il comportamento anticoncorrenziale di Apple è già stato sanzionato dalla Commissione Europea. Su queste basi Altroconsumo, insieme alle organizzazioni di consumatori di Spagna, Belgio e Portogallo che fanno parte di Euroconsumers, chiede ora il giusto risarcimento per gli utenti iOS che sono stati vittime dell’abuso di posizione dominante da parte dell’azienda di Cupertino” dichiara Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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