Erba di casa mia. Mangiavo in fretta e poi correvo via. Quanta emozione, un calcio ad un pallone. Chi scrive si è imbattuta nei primi versi di una canzone dei primi anni ‘70, scoprendo che calzerebbero a pennello per raccontare la storia dei calciatori che nei giorni scorsi sono tornati a calpestare il campo di calcio.
Dopo il lungo isolamento domestico, tornare al lavoro e risentirsi a casa. I calciatori della Dea hanno potuto rivedersi di persona, e non più solo in video, per gli allenamenti individuali che si svolgono a Zingonia; riprovando la magia del campo verde e della fatica della preparazione atletica, per tornare a inseguire gli obiettivi e vincere tutti insieme.
Correre via, in senso metaforico, è plausibile. C’è la voglia di tornare a trovare gli stimoli del campo, sudare, faticare, per tornare a rincorre quel sogno chiamato Champions League. Ci siamo salutati con la vittoria a Valencia, e ora nella città e nei bergamaschi c’è la speranza di tornare a vivere le stesse grandi sensazioni.
Emozione. Si può averne pure essendo un veterano. A Bergamo c’è il desiderio di tornare alla normalità, per allontanare un periodo davvero complicato. Tornare sul prato verde è sicuramente una sensazione speciale, nonostante la mancanza dei cori, del pallone in rete che fa gioire tutti i tifosi, degli abbracci tra i compagni di squadra, del rumore dei contrasti e delle urla di Giampiero Gasperini. L’Atalanta, di fatto, non si è mai fermata, grazie alla vicinanza dei numerosi supporter in piena emergenza Coronavirus.
Un calcio al pallone, per saggiare la sensibilità del piede dopo la lunga pausa e riprendere familiarità con il prato. I calciatori dell’Atalanta dovranno man mano riprendere confidenza con il loro grande amore, quel pallone che da sempre accompagna la loro vita quotidiana, alimentando passione e senso di appartenenza nelle case dei tifosi della Dea.
Questa pandemia ci ha insegnato e continua a insegnarci a vivere il presente, dando importanza a ogni giorno, ogni ora e ogni minuto della nostra vita, ad adeguarci ai cambiamenti di tutti i giorni, e a pensare a come sarà il futuro. Dovranno far parte di noi maggiore responsabiilità e coscienza dei valori che la vita ci regala, e di ogni singolo momento vissuto. Tornando in campo, l’Atalanta potrà onorare e rendere omaggio con i suoi risultati, alle tante e troppe persone che ci hanno lasciato e che erano parte della famiglia atalantina.