L’Atalanta è tra le big del calcio italiano ed europeo. Tutto questo grazie al sacrificio e ai duri allenamenti, principi fondamentali alla base della Dea.
“Dal sacrificio nascono le vittorie. Se non corri in allenamento, non corri durante le partite. Poi, ovviamente, è importante divertirsi anche in allenamento perché da lì derivano stile di gioco e qualità”. Queste le parole di Gian Piero Gasperini che portano a fare una riflessione: noi siamo abituati a vedere il risultato, la punta dell’iceberg, ma alla base di tutto ciò vi sono passione e motivazione, perseveranza e impegno.
Alla fatica fisica bisogna associare idee e parole ben chiare, che possono essere di ispirazione e motivazione per la squadra, come la celebre frase di Nelson Mandela: “Non perdo mai, o vinco o imparo”. Sono i fallimenti che ci preparano, ci insegnano, ci fanno crescere, ci trasformano in individui, o in questo caso atleti, più completi. Il giocatore è tale grazie ai suoi successi, ma anche grazie agli insuccessi da cui prende lezione.
Nel momento in cui il calcio dovesse ripartire, l’Atalanta ricomincerà da dove tutto si era fermato, dai quarti di Champions League e dalla Serie A. La squadra si troverà a giocare con il suo forte spirito, “quello dei lupi” – dice Gian Piero Gasperini – “Guardiamo spesso una foto. Ci sono lupi nella parte anteriore, alcuni nel mezzo e uno nella parte posteriore. Quelli in primo piano impostano il ritmo all’inizio. I lupi successivi sono i più forti, devono proteggere gli altri se vengono attaccati. L’ultimo è il boss e si assicura che nessuno venga lasciato indietro. Mantiene tutti uniti ed è sempre pronto a correre ovunque. Il messaggio è che un leader non si limita a stare in testa, si prende cura della squadra. E questo è ciò che voglio dai miei giocatori”. Si tratta di una bella metafora di squadra; il branco rispecchia un’unità che tutela ogni suo membro, in una sorta di famiglia, dove ognuno è importante proprio perché ad esso appartiene. Nel calcio il benessere del gruppo è fondamentale, così come la presenza di un allenatore che sappia comprendere e armonizzare.
I successi sono come le costruzioni: non possono poggiare sulla sabbia. Mattoni, ferro e cemento rappresentano rispettivamente la tempra e la propensione allo spirito di sacrificio, le qualità tecniche e la capacità di compattare il gruppo e la squadra.