Dopo le due vittorie casalinghe contro Sassuolo e Lazio, l’Atalanta passa al Dacia Arena piegando l’Udinese per 3-2. La prima trasferta dopo la ripartenza viene risolta dall’ingresso nella ripresa del jolly Muriel, autore di una doppietta in dieci minuti, dopo il gol in apertura di Zapata cui nel primo tempo risponde Lasagna, che poi riesce pure ad accorciare nel finale. La squadra friulana si rivela ostica, nonostante importanti defezioni nell’organico. A fare la differenza è la qualità e Muriel si conferma un’arma micidiale. L’Atalanta porta a 9 le lunghezze di vantaggio sulla Roma e sale a quota 80 gol.
Gasperini, di nuovo in panchina dopo il turno di squalifica, tiene Ilicic in panchina e conferma Malinoskyi con Gomez e Zapata. Pasalic fa coppia con Freuler a centrocampo. Palomino, che è diffidato, lascia il ruolo di centrale difensivo a Caldara con le conferme di Toloi e Djimsiti davanti a Gollini. Sùbito in campo Castagne al posto di Gosens. Dopo la Lazio, l’Atalanta torna a confrontarsi con una squadra schierata con il modulo 3-5-2.
L’Udinese senza Mandragora, operato al ginocchio, deve fare a meno di De Paul, squalificato. L’allenatore Gotti si affida a Jajalò davanti alla difesa e Fofanà più avanti, con Lasagna e Teodorczyk, preferito a Okaka, in attacco.
L’Atalanta sceglie la maglia verde, indossata nel largo successo natalizio con il Milan.
L’avvio di partita mette in luce Fofana che si batte come un leone e al 6’, sfruttando il gioco di interdizione dei compagni, pare in contropiede ma Gollini e bravo a chiudergli lo specchio della porta. Su capovolgimento di fronte, Musso in una manciata di secondi si oppone a Malinovskyi e poi dice no a Gomez da due passi. All’8’ firma il vantaggio con un gesto di grande classe, agganciando il pallone lanciato in verticale in area da Gomez, stop a rientrare che taglia fuori Troost Ekong e tiro di destro. L’Atalanta mantiene il controllo del gioco, costringendo i friuliani a mantenere il baricentro basso, ma sfrutta poco le fasce, non riuscendo a trovare gli spazi negli ultimi 15 metri e a concludere. Lo fa al 29’ Malinovskyi che dai 18 metri impegna Musso nella parata in due tempi, con Nuytinck che anticipa il tap in di Zapata. Subito dopo la doccia fredda. Al 31’ la squadra di Gasperini si fa sorprendere da una ripartenza dell’Udinese, con palla che sbatte sulla spalla di Djimsiti e diventa assist per Lasagna che scatta in profondità e mette alle spalle di Gollini. Al 35’ Musso si supera deviando in angolo un potente tiro di sinistro di Malinovskyi mirato all’incrocio dei pali. L’Udinese sorniona rischia di sorprendere ancora la difesa nerazzurra con Fofana che si avventura in dribbling e scucchiaia in area per Lasagna il cui pallonetto finisce do poco sopra la traversa. Al 40’ l’arbitro ammonisce Malinovskyi, diffidato, per un intervento apparso sul pallone. Il giallo priva Gasperini del giocatore in vista del match con il Napoli. Dopo l’intervallo il tecnico atalantino avvicenda Djimsiti, in difficoltà rispetto al veloce Lasagna, con Palomino. L’Udinese prende fidcuia e si propone arrivando a concludere pericolosamente con Wallace il cui diagonale lambisce il palo. Gasperini richiama Malinovskyi e inserisce Muriel, costituendo la coppia di cafeteros in attacco. Ma a rendersi pericolosa è ancora la squadra friulana che penetra in area e conclude pericolosamente ancora con, Wallace. Al 14’, dopo una mezza girata di Freuler bloccata da Musso, Gasperini inserisce De Roon e Gosens al posto di Pasalic e Hateboer. L’Atalanta attacca gli spazi stretti. Al 23’ Muriel si destreggia in area e calcia costringendo Musso alla respinta con i pugni. E al 25’ è proprio Muriel a firmare il capolavoro su calcio di punizione dal limite dell’area, concesso per fallo su Gomez. Il colombiano, come si usa dire in gergo, toglie la ragnatela dall’incrocio dei pali alla destra di Musso. Alla mezz’ora giallo anche per Caldara che strattona la lepre Lasagna. Al 33’ Muriel colpisce di collo pieno il pallone respinto dalla difesa e Musso vola a deviare in angolo. Al 35’ Muriel fa tris su assist di Gomez e tiro secco di esterno destro che lascia immobile il portiere udinese con palla nell’angolo basso. Subito dopo Ilicic avvicenda Papu Gomez. Sembra partita chiusa. Invece al 42’ Lasagna segna di testa intervenendo sottomisura e accorcia le distanze, fissando il risultato sul 2-3.
UDINESE-ATALANTA 2-3
UDINESE (3-5-2): Musso 6.5 Troost Ekong 5.5 (20’ st Becao 5) Nuytinck 5.5 Samir 5.5 Walace 6 Larsen 5.5 (36’ st Ter Avest sv) Jajalo 5.5 (36’ st Nestorovski sv) Fofana 6 Sema 6 (20’ st Zeegelaar 5.5) Teodorczyk 5 (26’ st Okaka 5) Lasagna 7. A disposizione: Nicolas, Perisan, De Maio, Ballarini, Mazzolo, Palumbo. Allenatore: Gotti
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 6 Toloi 6.5 Caldara 6 Djimsiti 5.5 (1’ st Palomino 7) Hateboer 6 (14’ st Gosens 6) Pasalic 6 (14’ st De Roon 6.5) Freuler 7 Castagne 7 Malinovskyi 6 (6’ st Muriel 8) Gomez 7 (35’ st Ilicic 6) Zapata 7. A disposizione: Sportiello, Rossi, Sutalo, Tameze, Bellanova, Czyborra, Colley. Allenatore: Gasperini.
Arbitro: Di Bello 6 Assistenti: Di Vuolo e Di Iorio. IV Uomo: Aureliano. Var: Chiffi. Ass Var: Tolfo
Marcatori: pt 8’ Zapata, 31’ Lasagna; st 25’ e 35’ Muriel, 42’ Lasagna
Recupero: 0, 4. Ammoniti: Malinovskyi, Becao, Caldara, Zeegelaar
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