Il Giro di Lombardia onora vittime del Covid e Gimondi

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La 114esima edizione del Giro di Lombardia, presented by UBI Banca, che si è corsa da Bergamo a Como sulla distanza di 231 km, è destinata a essere ricordata non solo perché in calendario il giorno di ferragosto ma anche per il significato che una delle più importanti classiche del ciclismo ha rivestito per la città e la provincia orobiche. Al via 174 corridori che hanno osservato un minuto di silenzio nel cuore della città bassa, tra le colonne dei Propilei, per ricordare le vittime del Covid. Il ciclismo è tornato a vivere a Bergamo e ad animarne le strade dopo i terribili effetti della pandemia. Tra i protagonisti della corsa il pensiero è andato al grande Felice Gimondi, scomparso improvvisamente il 16 agosto 2019. Era stato proprio il campione bergamasco a dare il via al Giro di Lombardia 2019, disputato nella sua tradizionale accezione di classica delle foglie morte.

Quest’anno la carovana ha attraversato nei primi 40 km la pianura bergamasca per risalire la val Cavallina fino a Casazza, dove i ciclisti hanno affrontato la prima salita della corsa, il Colle Gallp, da una discesa veloce fino a rientrare dalla val Seriana su Bergamo, per poi immettersi sulle strade di pianura verso la Brianza. Sul traguardo di Como, in solitaria, ha conquistato la vittoria Jakob Fuglsang, danese dell’Astana, il quale ha portato l’attacco decisivo attacco sull’ultima salita di San Fermo della Battaglia, staccando Bennet, secondo all’arrivo. Terzo Vaslov, poi Mollema (vincitore nel 2019), Ciccone e Nibali, il quala ha ceduto sul Muro di Sormano. Spavento per la terribile caduta in discesa che ha visto sfortunato protagonista Remco Evenepoel, per fortuna non grave.

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