Atalanta serve il poker alla Lazio

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L’Atalanta sempre più stellare travolge la Lazio allo stadio Olimpico nella gara di recupero della prima giornata e mette a segno un’altra goleada, ottenendo la seconda vittoria esterna. Come nella partita disputata nella passata stagione nello stadio capitolino, la squadra di Gasperini chiude il primo tempo con tre gol di vantaggio, firmati da Gosens, Hateboer e Gomez, ma questa volta non si fa rimontare nonostante la Lazio riesca ad accorciare le distanze ad inizio di ripresa. Subito dopo il quarto d’ora, ci pensa il Papu Gomez a fissare il punteggio sul 4-1 realizzando la doppietta personale con un gol da antologia. L’Atalanta appare sempre più consapevole della propria caratura, con Gomez che eccelle nel ruolo di centrocampista, rifinitore e attaccante, nel contesto di un organico che si ritrova a memoria. E Hateboer, dopo le dichiarazioni che facevano immaginare il suo addio all’Atalanta, si conferma protagonista nel gruppo di Gasperini con il secondo gol in due partite.

Gasperini propone Palomino al centro della difesa, affiancato da Toloi a sinistra e Djimsiti a destra. Novità a centrocampo dove accanto a Freuler c’è Pasalic che avvicenda De Roon e prende le misure a Leiva, con Hateboer e Gosens confermati sugli esterni. Malinovskyi nel reparto avanzato con Gomez e Zapata.

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Simone Inzaghi aveva il proposito di riproporre l’undici vincente a Cagliari, ma in fase di riscaldamento Correa ha alzato bandiera bianca e al suo posto è stato schierato Caicedo terminale offensivo con Immobile. Grande intensità di gioco delle due squadre, che adottano marcature stringenti. Primo conclusione a rete al 6’ di Immobile, su assist di Luis Alberto, con respinta di Sportiello. Ma è l’Atalanta a passare in vantaggio al 10’ alla prima, vera azione offensiva, avviata da Malinovskyi e proseguita da Gomez, il cui cross dal vertice sinistra dell’area raggiunge Hateboer che, contrastato da Marusic, tocca di testa a centro area dove Zapata spizza a sua volta e Gosens al volo insacca. Lunghe proteste dei laziali che terminano con il giallo a Marusic. Poi, dopo un’altra azione pericolosa condotta da Gomez, anche Djimsiti finisce sul taccuino dell’arbitro per fallo su Immobile. La Lazio prova a risalire, ma il gioco di interdizione della squadra di Gasperini è quantomai efficace. Si accendono i duelli e quello tra Luis Alberto e Freuler provoca l’ammonizione di entrambi. Al 29’ parte in contropiede Malinovskyi ma il suo assist in area viene intercettato da Acerbi. Al 32’ azione capolavoro dei due esterni di centrocampo con cross da sinistra di Gosens che taglia l’area biancoceleste e pesca su lato opposto Hateboer, pronto a calciare al volo sotto la traversa. Raddoppio che matura con l’Atalanta in dieci, per la momentanea uscita di Malinovskyi toccato sul volto. Un minuto dopo la Lazio si lancia in avanti e su una palla alta Sportiello perde palla in contrasto con Immobile che sulla ricaduta del pallone colpisce la traversa. Al 41’ Papu Gomez fa tris raccogliendo il rinvio di testa di Patric e infilando Strakosha con un diagonale rasoterra. La Lazio reagisce con una incursione di Marusic la cui conclusione viene bloccata da Sportiello, che poi neutralizza anche un tiro angolato di Patric. Primo tempo che si chiude con lo stesso punteggio del confronto disputato all’Olimpico nella passata stagione. Un triplo vantaggio frutto della capacità dell’Atalanta di fare la differenza sui cambi di gioco e delle scelte tattiche di Gasperini, che ha affidato a Gomez il ruolo di tuttocampista permettendo a Pasalic di attaccare alto

A inizio ripresa Gasperini lascia fuori Djimsiti, già ammonito, e inserisce Romero, all’esordio con la maglia atalantina. Poco dopo Inzaghi richiama Leiva per Cataldi. Al 10’ manovra aggirante della Lazio che, su cross di Lazzari, va alla conclusione ravvicinata di Marusic con Sportiello che respinge e salva. All’11’ De Roon avvicenda Pasalic, ma un minuto dopo, su taglio in area di Milinkovic-Savic, inserimento di Caicedo che aggira Sportiello e mette in rete. Ridotto il passivo, Inzaghi manda in campo Bastos al posto di Radu. Nell’azione successiva Immobile elude il fuorigioco e s’invola verso Sportiello concludendo sull’esterno della rete e mancando l’occasione per rimettere definitivamente in partita la Lazio. A ristabilire le distanze ci pensa, con un gol da antologia, un immenso Papu Gomez, il l quale al 16’ riceve in area da Malinovski sul fronte sinistro e, nonostante la marcatura di Patric, scaglia un tiro di sinistro potente e preciso all’incrocio dei pali. Al 25’ tripla sostituzione nella Lazio con ingresso di Anderson, Escalante e Akpa Akpro che prendono il posto di Lazzari, Luis Alberto e Milinkovic-Savic. La Lazio non molla e al 32’ Palomino devia in prima della linea di porta una conclusione angolata di Caicedo. Al 36’ Muriel e Lammers subentrano a Gomez e Zapata. Al 42’ invito di Malinovskyi per Muriel che sfiora il palo e manca la cinquina. Prima del 90’ spazio anche a Mojica che avvicenda Gosens. Poi virtual standing ovation per il gruppo di Gasperini.

LAZIO – ATALANTA 1-4

Lazio (3-5-2): Strakosha 5 Patric 5 Acerbi 6 Radu 5 (13’ st Bastos 5) Lazzari 6 (25’ st Anderson 5) Milinkovic-Savic 5 (25’ st Escalante 5.5) Leiva 5 (4’ st Cataldi 5.5) Luis Alberto 6 (25’ st Akpa Akpro 5) Marusic 5 Caicedo 6 Immobile 5. A disposizione: Reina, Armini, Lukaku, Castaldi, Kiyine, Parolo, Adekanye, Correa. Allenatore: Simone Inzaghi

Atalanta (3-4-1-2): Sportiello 7 Toloi 7 Palomino 7.5 Djimsiti 6.5 (1’ st Romero 6.5) Hateboer 7 Pasalic 7 (11’ st De Roon 6.5) Freuler 7 Gosens 7 (44’ st Mojica sv) Malinovskyi 6.5 Gomez 9 (36’ st Muriel ) Zapata 6 (36’ st Lammers ). A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Caldara, Sutalo, Ruggeri, Traore. Allenatore: Gasperini

Arbitro: Maresca 6. Assistenti: Costanzo e Ranghetti. IV Uomo: Pasqua. Var: Calvarese. AVar: Di Vuolo

Ammoniti: Marusic, Djimsiti, Luis Alberto, Freuler, Leiva, Cataldi, Acerbi, Caicedo, Hateboer. Recupero: 1, 3

Marcatori: pt 10’ Gosens 32’ Hateboer 41’ Gomez; st 12’ Caicedo 16’ Gomez

Il post partita di Lazio-Atalanta a cura di Federica Sorrentino
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