(Adnkronos) – "Pur apprezzando il passo indietro e le scuse, ho riflettuto a lungo e non me la sento personalmente di partecipare a questa edizione", così il fumettista Sio, attraverso un lungo post su Instagram, annuncia la sua decisione di non prendere parte all’edizione 2024 di Più libri più liberi. La decisione di Sio segue quella dalla casa editrice Gigaciao, di cui è cofondatore insieme a Dado, Fraffrog e Giacomo Bevilacqua. Gigaciao, infatti, ha scelto di lasciare il proprio stand vuoto e di donare 5mila euro a Lucha y Siesta, associazione che sostiene le donne vittime di violenza. La scelta arriva in seguito alle polemiche legate all'invito e al successivo ritiro di Leonardo Caffo, che hanno investito la fiera quest'anno dedicata a Giulia Cecchettin. Il filosofo infatti, invitato dalla scrittrice Chiara Valerio, curatrice della manifestazione, è accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti dell’ex compagna. La Fiera, poi, ha presentato le sue scuse ammettendo di aver "sbagliato e ferito, oltre le nostre intenzioni". Sio spiega con chiarezza i motivi della sua scelta, sottolineando l'importanza di riflettere su temi come la violenza di genere e il rispetto delle vittime. "Dopo aver appreso dell’invito della fiera, dedicata a Giulia Cecchettin, a una persona sotto processo per violenza contro una sua ex compagna, come moltə mi sono fermato a riflettere. Sono convinto – ha scritto nel suo messaggio – che credere alle vittime di violenza sia un’arma fondamentale contro la strumentalizzazione della sacrosanta presunzione di innocenza, strumentalizzazione che storicamente aiuta e ha aiutato uomini violenti". Sio ribadisce, dunque, di non sentirsi nella condizione di partecipare serenamente: "Rispetto la scelta di chi deciderà di andare e parlare di ciò che è accaduto e quella di chi deciderà di restare a casa. Io so solo che non ce la faccio a venire a vendere e firmare libri in serenità, né a venire e parlare di queste questioni perché penso di non essere la persona giusta. Spero che lo spazio che lascerò io possa essere preso da qualcuno che parlerà del problema della violenza maschile". E aggiunge: "Una cosa, però, ci tengo che sia chiarissima: queste mie parole e la mia assenza dalla fiera non devono 'assolutamente' essere un’arma per un attacco personale verso la persona che inizialmente ha commesso un errore. Sbagliare è normale, ed è fondamentale che impariamo a riconoscere e a controllare l’istinto che ci vorrebbe sempre pronti al costruire il rogo appena identifichiamo la strega di turno. Andate, restate, leggete, litighiamo, ma non smettiamo di parlarne".
Il fumettista, oltre al firmacopie, aveva in programma un incontro l'8 dicembre con Licia Troisi, che invece ha confermato la sua presenza attraverso i suoi canali social. La casa editrice Gigaciao, fondata da Sio, Dado, Fraffrog e Giacomo Bevilacqua, ha annunciato che non parteciperà all’edizione 2024 di 'Più libri più liberi' con un post pubblicato sui propri canali social. "Quest’anno sarebbe stata la nostra prima Più Libri Più Liberi, un evento che amiamo profondamente. Tuttavia, dopo le vicende di questi giorni, abbiamo dovuto prendere una posizione a riguardo. Motivo per il cui il nostro stand sarà vuoto: non troverete né i nostri libri né i nostri autori e autrici. Per noi è importante poter partecipare a questo tipo di manifestazioni con una serenità che in questo caso non avremmo", ha spiegato la giovane casa editrice, nata appena un anno e mezzo fa. Un'assenza che Gigaciao ha scelto di trasformare in un gesto di solidarietà: "Faremo una donazione di 5mila euro a 'Lucha y Siesta, realtà che ammiriamo per l'impegno prezioso e indispensabile. La donazione servirà a sostenere il progetto sperimentale della casa di fuga 'Casa di Amina' creata da Lucha". —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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