BergamoSci verde giovani

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Federico Errante

BergamoSci, il domani è più verde che mai. Anzi, tricolore. O almeno, questo è ciò che si evince dagli splendidi risultati ottenuti sia nello sci alpino che nel fondo dalle giovani leve di casa nostra. Naturalmente non è tempo di cullarsi sugli allori, piuttosto fare tesoro dei successi per dare ulteriore voce alle speranze anche mettendo questi ragazzi nelle condizioni più favorevoli per esprimere il proprio indubbio potenziale. Solo così, con un lavoro di squadra, eliminando strategie e poteri politici a favore dei talenti cristallini si può pensare d’immaginare un futuro. Con gli incastri giusti e senza sporcare i rispettivi percorsi, oltretutto su appoggiandosi su una base in via di solidificazione. Così almeno hanno mostrato le ultime esibizioni. La parte del leone l’ha fatta Filippo Della Vite, una delle promesse azzurre più vive nelle discipline tecniche. Il 19enne di Ponteranica, infatti, si è dimostrato gigante anche in slalom: un gioco di parole per celebrare a dovere la splendida doppietta centrata a Santa Caterina Valfurva. Le porte larghe, come ha mostrato in Coppa del Mondo con i primi punti ottenuti a Bansko (Bulgaria) il 27 febbraio scorso con il 16mo posto, sono il suo pane e Pippo ha decisamente la stoffa per dare vigore ad un settore che non può alimentarsi sugli exploit di Luca De Aliprandini. Certamente meno atteso lo scudetto Giovani tra i pali stretti, sicuramente figlio di una splendida rimonta – con miglior tempo di manche nella seconda prova – e di un’invidiabile condizione psicofisica. Altri hurrà sempre dal gigante e stavolta con una bellissima doppietta, tutta direttamente dalla Valle Brembana, griffata da Ilaria Ghisalberti ed Alessia Guerinoni. La 20enne di Zogno, che aveva partecipato senza centrare la qualifica all’opening di Coppa del Mondo a Soelden, si spera possa finalmente trovare lo spazio che merita tra le big. Con continuità e, soprattutto, con la libertà di sbagliare come si conviene ai migliori iter di crescita. Gli stessi iter che, nel fondo, stanno portando avanti Valentina Maj e Martina Bellini. La figlia d’arte, papà Fabio oggi allenatore è stato uno dei grandi della disciplina, ha fatto suo il titolo Under 23 nella 10 km a tecnica classica a Passo Cereda, in Trentino. Dietro di lei, seconda di categoria e terza assoluta nella competizione vinta da Anna Comarella, la clusonese Martina Bellini. L’augurio è che queste medaglie siano entrée verso una gittata lunga e densa di metalli ancor più pesanti e preziosi.

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