Coppa Italia, l’Atalanta non dà scampo al Cesena. De Ketelaere e Samardzic scatenati

ATALANTA-CESENA 6-1 - Reti: 4' Zappacosta, 8' De Ketelaere, 27' Samardzic, 35' De Ketelaere, 54' Brescianini, 71' Samardžić 90' Ceesay.

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Un’Atalanta determinata e concentrata non dà scampo al Cesena. Chiude la pratica con goleada e prenota i quarti di finale dove incontrerà il Bologna a febbraio 2025.

6-1 il risultato finale. E in questa goleada non c’è stato tempo e spazio per un gol di Retegui, in campo per tutti i 90 minuti.

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È un’Atalanta che ha le chiavi per aprire qualsiasi difesa con in campo due fantasisti come De Ketelaere e Samardzic. Il belga questa sera ispiratissimo muove a sinistra sulla linea di Zappacosta. Samardzic a destra apre spazi per gli inserimenti dei compagni. Entrambi vanno a tabellino con una doppietta. Tutti gol di ottima fattura. A loro si aggiunge Zappacosta, che ha avuto il merito di aprire la serie dei gol dopo soli 4 minuti e Brescianini, che chiude in gol uno schema su punizione che ha sorpreso la difesa bianconera.

Un’Atalanta che ha preso sul serio l’impegno, come ha sottolineato Gasperini a fine partita: “Siamo partiti forte e concentrati. Essere andati subito in vantaggio ci ha favorito per il prosieguo della partita”.

Nel giro di mezz’ora il punteggio largheggiava già sul 4-0 e la differenza tra le due squadre era macroscopica. Ma l’Atalanta non l’ha giocata come fosse un allenamento. Al contrario, ha giocato cercando sempre le migliori soluzioni per andare in gol.

Il Cesena ha fatto quello che ha potuto mettendo in mostra un paio di elementi interessanti. Kargbo con la sua velocità è stato molto vivace ed è riuscito in alcune circostanze anche a superare un giocatore di esperienza come Toloi. Ma le sue sono state soprattutto azioni solitarie non supportate adeguatamente da un gioco di squadra. Alla fine ha sempre prevalso la difesa atalantina.

Piacentini, invece, si è dimostrato un osso duro da superare. Il duello con Retegui è stato vinto dal centrale cesenate, visto che il capocannoniere della Serie A è andato in bianco.

Mister Mignani ha dato le chiavi del centrocampo a Mendicino, giovane atalantino in prestito al Cesena, messo accanto al più esperto Bastoni. La scorsa stagione ha collezionato venti presenze nell’Atalanta Under 23. Classe 2006, è stato mandato in Serie B a farsi le ossa, come si suol dire. Chiaro che il compito di questa sera era impegnativo, ma il ragazzo si è disimpegnato con personalità.

Gasperini ha tenuto ha riposo Lookman, Ederson e Kolasinac (i tre non sono stati convocati). Anche Ruggeri era assente per un trauma subito al piede. E poi per scelta il mister nerazzurro ha schierato in porta Rui Patricio, che ha fatto un solo intervento, uscendo dall’area per sventare di testa un’azione d’attacco in profondità del Cesena.

E poi c’è stato l’esordio dall’inizio in Coppa Italia di Palestra. In difesa Toloi è stato schierato nella difesa a tre insieme a Hien e Djimsiti. Il brasiliano ha raggiunto le 300 partite giocate con la maglia nerazzurra. Naturalmente è toccata a lui la fascia di capitano.
A centrocampo il duo Pasalic-De Roon accompagnati in fascia da Palestra e Zappacosta (a sinistra), hanno supportato le giocate di De Ketelaere e Samardzic con Retegui punta.

Al di là della mole di gioco prodotta dai nerazzurri è apparso da subito la gran voglia e la vena ispiratrice di De Ketelaere. Lui e Samardzic parlano la stessa lingua. Le loro giocate sullo stretto sono spettacolo puro. Ora l’uno ora l’altro seminano sempre il panico nell’area avversaria e con l’appoggio di Retegui, che dispensa passaggi efficaci trovano gol stupendi. Come il colpo di tacco che restituisce palla chiudendo il triangolo con CDK per un gol bellissimo.

Gasperini, quando il punteggio è largo, inserisce Brescianini, Sulemana, Godfrey e Zaniolo. Dei quattro Sulemana e Godfrey danno l’idea di essere i giocatori meno pronti rispetto il livello dei compagni.

Al 90’ l’Atalanta prende gol facendosi sorprendere centralmente, con tutta la squadra tesa in avanti, che permette a Ceesay di battere Rossi, subentrato a sua volta a Rui Patricio. Una sporcatura che ha dato soddisfazione ai cesenati per essere riusciti a superare la linea difensiva dell’Atalanta.

Mignani, a fine gara, si è detto un po’ deluso dall’inizio dei suoi che “hanno avuto troppo timore reverenziale nei confronti degli atalantini. Avrei voluto vedere più agonismo. Poi abbiamo pagato la forte fisicità e la loro superiorità tecnica”.

Alla fine il pronostico preventivato sulla carta della vigilia è accaduto. La differenza tra le due squadre si è vista tutta con i nerazzurri che hanno offerto spettacolo e gioco. Il numero dei gol è relativo. Serviva capire lo spirito e l’atteggiamento di questa squadra che ha dimostrato di voler star dentro a tutte le competizioni. A febbraio si giocheranno i quarti e l’Atalanta se la dovrà vedere come detto con il Bologna.

E ora testa a domenica, perché al Gewiss Stadium arriva l’Empoli. E che sia un Buon Natale.

ATALANTA-CESENA 6-1

Reti: 4′ Zappacosta, 8′ De Ketelaere, 27′ Samardzic, 35′ De Ketelaere, 54′ Brescianini, 71′ Samardžić 90′ Ceesay.

Atalanta: Rui Patrício (78′ Rossi), Toloi, Hien (64′ Sulemana), Djimsiti (64′ Godfrey), Palestra, de Roon, Pašalić (52′ Brescianini), Zappacosta, Samardžić, De Ketelaere (52′ Zaniolo), Retegui. A disposizione: Carnesecchi, Kossounou, Bellanova, Vlahović. Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Cesena: Pisseri, Ciofi (75′ Curto), Piacentini, Pieraccini, Adamo (82′ Hraiech), Mendicino, Bastoni (60′ Chiarello), Celia, Tavsan (60′ Francesconi), Van Hooijdonk, Kargbo (75′ Ceesay). A disposizione: Klinsmann, Siano, Donnarumma, Berti, Prestia, Antonucci, Mangraviti, Calò. Allenatore: Michele Mignani.

Arbitro: Daniele Perenzoni della sezione di Rovereto; IV ufficiale Paride Tremolada della sezione di Monza.