79 attacchi; 26 tiri; 5 gol (con due gol annullati per fuorigioco millimetrico); 61.1% di possesso palla; 90% di precisione dei passaggi e 12-1 i calci d’angolo. Questi sono numeri che dimostrano che in campo c’è stata una sola squadra: l’Atalanta.
All’inizio, però, si era all’11’ Camara ha spaventato la difesa nerazzurra, perforandola e presentandosi al tiro che, però, ha calciato fuori sciupando una ghiotta occasione. Dallo spavento l’Atalanta ha reagito e l’azione seguente ha portato Retegui al gol.
Ed è altrettanto vero che Gasperini non si è detto soddisfatto del primo tempo, dove – a suo dire – si sono commessi tanti errori tecnici con poca concretezza là davanti. Non si era mai visto Gasperini arrabbiarsi con De Ketelaere proprio perché lo voleva più concreto. E più concretezza chiedevano i tifosi che vedevano sfumare azioni su azioni: De Ketelaere che spara alle stelle da buona posizione; con Zappacosta, pure lui, si prepara bene al tiro e poi spara alto; con Samardzic che mette una bella palla in profondità che attraversa tutta l’area senza trovare alcun compagno pronto a raccogliere l’invito. Con Retegui che al 43’ si fa respingere il tiro dal portiere Scherpen.
Quando si sciupa così tanto si rischia poi che un episodio possa compromettere quanto di buono costruito. C’è bisogno di un cambio di registro e la ripresa inizia con due cambi: Cuadrado al posto di Palestra e Lookman in sostituzione di Retegui.
È la svolta. Cuadrado ha dato dimostrazione di essere in gran forma: corre, salta l’uomo, crossa, gestisce, smarca. Con lui e con Palestra si è vista tutta la parabola della vita di un calciatore: la parte nascente (Palestra) con un talento ancora da sbocciare e la parte finale, piena di esperienza e con grandi doti tecniche e atletiche. Cuadrado ha dato una spinta continua e notevole controbilanciando la forza che l’Atalanta mostrava sull’altra fascia con Zappacosta. I continui cambi di campo mettevano in ambasce lo Sturm Graz, che tentava di rimanere compatta vicino alla zona della palla, ma che lasciava scoperte ampie zone del campo. E qui l’Atalanta è andata a nozze.
E poi l’ingresso di Lookman con la sua velocità e la sua capacità di dribblare e tirare da ogni posizione ha creato scompiglio e preoccupazione nella difesa austriaca e contemporaneamente ha liberato anche il genio di De Ketelaere. Ancora una volta i cambi dell’Atalanta hanno stravolto la partita facendo pendere tutte le azioni verso un’unica porta: quella austriaca.
C’è stato spazio anche per Ederson, Djimsiti e Brescianini. Nel frattempo si sono visti due gol (sempre bellissimi) annullati per fuorigioco: uno di Lookman e uno di De Ketelaere.
Poi la grandinata di palloni che arrivavano in area ha trovato in Pasalic, De Ketelaere, Lookman e Brescianini i finalizzatori per portare il punteggio a una dimensione soddisfacente. E gli attaccanti se non segnano fanno assist come De Ketealere per Lookman e Lookman per Brescianini. L’ultimo gol è di un Lookman formato iradidddio: salta mezza difesa, entra in area e serve Brescianini. Il resto è storia.
Ora la situazione di classifica si fa interessante e il 29 gennaio si concluderà il turno delle qualificazioni agli ottavi come meglio non si poteva desiderare: la partita col Barcellona (e lì i posti a disposizione per i tifosi bergamaschi sono già andati esauriti).
Atalanta-Sturm Graz 5-0
Reti: 12’ Retegui; 58’ Pasalic; 63’ De Ketelaere; 90’ Lookman; 93’ Brescianini.
Atalanta: Carnesecchi 7; Toloi 6.8, Hien 7.1, Kolasinac 6.9 (71’ Djimsiti 6.4); Palestra 6.4 (46’ Cuadrado 8.8), Pasalic 8.3, De Roon 7.1 (64’ Ederson 7.1), Zappacosta 7.7; Samardzic 7.6 (64’ Brescianini 7.1); De Ketelaere 9 MVP, Retegui 7.1 (46’ Lookman 8.2). All. Gasperini 7.41.
Sturm Graz: Scherpen 6.3; Malic 5.6, Aiwu 5.6, Wuthrich 5.9, Lavalée 6.8; Yalcouyé 6.1 (69’ Zvonarek 5.8), Stankovic 6.3, Chukwuani 6.1 (78’ Hierlander); Kiteishvili 6.5 (90’ Grgic 5.8); Boving 6.5 (70’ Horvat5.7), Camara 6.2 (46’ Jatta 6.1). All. Saumel 6.07.
Arbitro: Donatas Rumsas (LTU); IV ufficiale Robertas Smitas (LTU); Var: Christian Dingert (GER).