Coppa Italia, Atalanta-Bologna: le voci dei protagonisti

Le considerazioni di Hien, Lykogiannis, Italiano e Gasperini.

30

Isak Hien arriva in sala stampa e con la sua proverbiale calma e con il suo parlare lento e quasi sottovoce, in modo un po’ disincantato dice: “La gara è vissuta su un margine sottile e un episodio ha rotto l’equilibrio”. Quell’episodio, però, gli si fa notare è il terzo gol consecutivo che la difesa nerazzurra subisce da calcio piazzato e sempre allo stesso modo. “Sì, è vero – risponde – ma non è un’emergenza difensiva. Noi lavoriamo sempre per migliorare. Guarderemo le immagini di questo gol e poi ci lavoreremo sopra. Il calcio è anche questo”.

Sul versante rossoblù il giocatore portato in sala stampa è Karalampos Lykogiannis: “Scusate la voce, ma nello spogliatoio abbiamo fatto una grande festa. Avevamo un obiettivo e l’abbiamo ottenuto. Siamo felici”. La punizione che ha portato al gol di Castro è partita dal suo piede che definisce caldo in questo periodo. “Ringrazio il mister che mi dà questa opportunità”. E poi ricorda come giocare in Champions League ha aiutato molto i giocatori a maturare esperienze che poi portano dentro al campionato italiano.

forbes

Il più felice e radioso, ovviamente, è Vincenzo Italiano. “Provo una gioia immensa perché questa sera abbiamo giocato per la storia e ci siamo riusciti. A Bologna una semifinale mancava da 26 anni e giocare una semifinale è cosa importante. Tutte le squadre quando arrivano a questo punto vogliono spingersi più in là possibile”.

Abbiamo vinto contro una squadra difficile. Giocare a Bergamo è sempre difficile. Con l’Atalanta escono sempre partite molto belle, combattute e intense. Non volevamo farci schiacciare e ci siamo riusciti. Il piano partita era quello di non lasciare il pallino del gioco a loro. Nella ripresa ho inserito un difensore in più per pareggiare uomo su uomo. E verso la fine ho inserito Castro pensando di poter sfruttare qualche episodio a nostro favore. Anche i calci da fermo hanno la loro importanza. E così è stato. Vincere a Bergamo ti dà grande autostima e si riesce a giocare con più personalità”.

Poi ricorda come l’Atalanta sia una squadra che da anni sta ottenendo risultati brillanti ed è allenata da un bravissimo allenatore.

Gasperini, dal canto suo, rileva come la partita sia “stata equilibrata giocata da due ottime squadre. L’episodio è girato a favore del Bologna. Spiace, perché la prestazione dei miei uomini non è mancata. Perdiamo sui calci da fermo. Dobbiamo migliorare lo standard sui colpi di teseta. È un periodo che non siamo concreti nell’ultimo passaggio o nel tiro in porta”.

Non c’è molta voglia di analizzare la gara, in quanto c’è più dispiacere e rammarico che altro. Poi una considerazione viene fatta sugli assenti per infortuni: “Maldini e Posch ci servono eccome. Sono già allenati e conoscono la Serie A. In poco tempo abbiamo perso sei giocatori. Tre non li rivedremo più in questa stagione. Ma al di là della delusione per la sconfitta, devo dire che questi ragazzi sono straordinari per come giocano: così tanto e così bene”.