L’Italia torna a festeggiare dopo il successo nel parallelo a squadre e lo fa con Federica Brignone che ha conquistato l’argento nel supergigante femminile dei Mondiali di sci alpino.
La 34enne di La Salle si è fermata a soli dieci centesimi dall’austriaca Stephanie Venier che ha conquistato la seconda medaglia nella rassegna iridata in corso a Saalbach.
La portacolori dei Carabinieri ha visto avvicinarsi al titolo dovendo arrendersi per un soffio, ma anticipando la norvegese Kajsa Vickhoff Lie e l’americana Laura Macuga, terze e in grado di strappare la medaglia a Sofia Goggia.
Prova sensazionale per Brignone che ha subito guadagnato terreno all’uscita del terreno e puntando soprattutto a indirizzare gli sci verso la pendenza ampliando così il divario sulle avversarie.
La valdostana si è difesa nel tratto di scorrevolezza meno congeniale a lei per poi scatenarsi nella sezione più tecnica verso il traguardo dove Brignone ha sfoderato tutto il proprio talento da gigantista terminando a solo dieci centesimi dalla vetta.
Tutto ciò non è bastato per battere la padrona di casa Stephanie Venier che ha dimostrato ancora una volta di sapersi adattare sui pendii meno ripidi e soprattutto dove è necessario far scivolare gli attrezzi.
La 31enne austriaca ha guadagnato terreno proprio nelle prime fasi della pista presentando una sciata pulita che le ha consentito di rimanere sulle code di Brignone nei punti più complicati e aggiudicandosi così il titolo.
Terza piazza per la norvegese Kajsa Vickhoff Lie e l’americana Laura Macuga che si sono fermate a ventiquattro centesimi dalla vetta.
La scandinava ha sovvertito il pronostico che l’avrebbe vista forzare nella parte alta e che invece l’ha vista recuperare nell’abbrivio finale concludendo a ventiquattro centesimi da Venier così come la statunitense che ha firmato il miglior tempo nel primo intermedio perdendo però progressivamente a causa di un’azione molto incisiva.
Macuga si è però lanciata verso il traguardo particolarmente veloce strappando così la medaglia a Sofia Goggia.
La 32enne di Astino ha rischiato ancora una volta il tutto per tutto sbilanciandosi dopo poche porte e finendo lunga sul salto di Ulli Maier. Tutto ciò le ha fatto perdere velocità rispetto alle colleghe tentando di recuperare nel finale, ma ciò non è bastato per evitare il quarto posto a trenta centesimi.
In chiave Italia va segnalata anche la buona prova di Elena Curtoni che ha faticato ad assorbire i dossi presenti lungo il tracciato austriaco concludendo così in nona posizione a settantasei centesimi da Venier.
Troppe sbavature per Marta Bassino che è stata costretta a cedere il titolo iridato dopo una prova dalle due facce.
La 28enne di Borgo San Dalmazzo è stata particolarmente veloce nel tratto iniziale, tuttavia una piccola intraversata poco dopo il primo salto perdendo particolarmente nella parte di scorrevolezza.
L’uscita dal secondo dosso l’ha vista subire il vento sotto gli sci recuperando nel finale e chiudendo così fuori dalla top ten, a 1″63 dalla vincitrice.