Inverno sugli Ottomila

555

Simone Moro avvia una nuova spedizione invernale, provando per la quarta volta a scalare il Manaslu – ottava montagna più alta della Terra con i suoi 8163 metri – e quella del vicino East Pinnacle, il “settemila” più alto del nostro pianeta, essendo per soli otto metri inferiore a quota ottomila. Dopo la rinuncia di poco più di un anno fa, l’alpinista bergamasco si rimette in marcia nella stagione fredda per conquistare la cosiddetta “montagna dello spirito” ed effettuare il concatenamento con la vicina vetta. Prima l’acclimatamento in Nepal – nella valle del Khumbu, poi la salita dell’Ama Dablam (6812 metri). Per fine dicembre Simone Moro conta di essere al campo base del Manaslu.

Il quarto tentativo con una spedizione invernale arriva quello del 2015/2016 insieme all’alpinista altoaltesina Tamara Lunger, il secondo nel 2018/2019 con il nepalese Pemba Gelje Sherpa e il terzo con Alex Txikon e Iñaki Alvarez. L’ultima volta, la salita fu ostacolata da un grande crepaccio, che aveva bloccato la via, e dalle abbondanti precipitazioni nevose presentatesi in pochi giorni.

forbes

In questa nuova spedizione, ad affiancare Simone Moro, ci sono Alex Txikon, il nepalese Abiral Rai e il giovane pakistano Sajid Alì Sadpara, il cui padre ha perso la vita durante la spedizione invernale sul K2 insieme a John Snorri ed a Juan Pablo Mohr.

Come accaduto durante il primo e l’ultimo tentativo, la nuova spedizione ha come obiettivo il concatenamento della vetta principale e dell’East Pinnacle (7992 metri), con il fine ultimo di lanciare il messaggio che il futuro dell’alpinismo d’alta quota è destinato a puntare proprio sulle montagne da settemila metri. Vette talora trascurate, ma la cui conquista regala lo stesso valore di una delle montagne più alte della Terra.

Facendo un salto indietro nella storia, la prima scalata invernale del Manaslu fu realizzata il 14 gennaio 1984, dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski, mentre il concatenamento della salita in successione delle due vette, quella principale ed East Pinnacle, fu compiuto circa tre anni dopo, il 10 novembre 1986, da parte di altri due alpinisti polacchi: Jerzy Kukuczka e Artur Hajzer.

Simone Moro ha all’attivo diciannove spedizioni invernali su diverse montagne e regioni del pianeta. Inoltre, è fin qui l’unico capace di salire quattro delle quattordici montagne più alte della Terra in completa stagione invernale: Shisha Pangma (m. 8027) nel 2005, Makalu (m. 8463) nel 2009, Gasherbrum II (m. 8035) nel 2011, Nanga Parbat (m. 8126) nel 2016.

Nella foto: Simone Moro nel corso di una delle sue spedizioni – archivio Simone Moro