Ora è ufficiale: per il dopo Gasperini l’Atalanta ha scelto Juric, il suo naturale proseguimento

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La pesante eredità di Gian Piero Gasperini ricade sulle spalle di Ivan Juric. Alla domanda: l’Atalanta continuerà sulla linea impostata da Gasperini o passerà a un nuovo ciclo con discontinuità anche per quanto riguarda la filosofia del gioco visto finora a Bergamo? La risposta della società è stata chiara: si va su Juric e ci sarà continuità di scuola calcio.

Quando nei giorni scorsi è apparso il nome di Juric un po’ di perplessità nei tifosi si è espressa, anche da quelli non atalantini, ma che seguono le vicende calcistiche per curiosità. Juric? Lo stesso Juric che a Roma ha fatto danni e che al Southampton è retrocesso con sette giornate di anticipo?

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Mentore di questa avventura sarà sicuramente il direttore sportivo Tony D’Amico, che va a costituire il tandem di successo già collaudato a Verona nel biennio 2019-2020. Non crediamo che l’Atalanta sia così sprovveduta da non aver valutato tutti i pro e i contro.

Un altro elemento utile è dato dalla cifra dell’ingaggio. Si dice che Juric firmerà un biennale a due milioni l’anno. Questo significa che con un anno di Gasperini l’Atalanta  può pagare un triennale a Juric. E al mister sarà anche stato chiesto di valorizzare i giovani della rosa e di lavorare con i giocatori che la società gli metterà a disposizione senza pretendere di avere voce in capitolo.

È come se con un colpo di spugna sia stato ripulito l’ambiente da tutte quelle scorie e incrostazioni che si erano andate man mano depositando in nove anni di rapporto di lavoro.

Juric e Gasperini si stimano l’un l’altro come pochi. Il primo vede nel secondo il proprio maestro di calcio. Il secondo, tempo fa, dopo i successi ottenuti col Verona, aveva augurato a Juric di poter lavorare un giorno con un grande club. E l’Atalanta può essere in questi anni annoverata tra le grandi. Per Juric il massimo possibile a oggi.

Sarà interessante capire se in Juric è prevalso più il coraggio di ricevere una così pesante eredità (non solo nove anni di successi) compresa la partecipazione alla Champions League, o è prevalsa la consapevolezza dei propri mezzi? Il tempo dirà. Di sicuro mai come oggi Juric ha avuto a disposizione un organico ricco di campioni dove può mettere a frutto le sue idee e che già dal primo giorno questo gruppo di giocatori conosce benissimo la sua filosofia di gioco e la durezza degli allenamenti.

Alla tifoseria verrà chiesta pazienza. Così come era accaduto a Gasperini alla sua prima stagione. Solo con il lavoro e la serenità di ambiente Juric potrà dimostrare tutto il suo valore. Per l’allenatore croato questa è una sorta di ultima chance. Dopo una stagione non proprio esaltante come quella appena conclusa, Juric non può permettersi di sbagliare.
Il suo palmares dice che finora Juric in Serie A con Genoa, Verona, Torino (a Roma è stato esonerato dopo essere subentrato) il suo miglior piazzamento è stato il nono e decimo posto. A Bergamo è chiamato a lottare per un posto in Champions o per competere in Europa.

Questo il comunicato ufficiale della società pubblicato sul sito pochi minuti fa: “L’Atalanta BC è lieta di comunicare che, a decorrere dall’1 luglio prossimo, il ruolo di responsabile tecnico della Prima Squadra sarà affidato a Ivan Jurić, 49enne allenatore nativo di Spalato che ha al suo attivo 371 panchine fra i professionisti, di cui 249 in Serie A. Ivan Jurić si è legato al Club nerazzurro con un contratto biennale, cioè fino al 30 giugno 2027. Nei prossimi giorni verranno comunicati giorno e luogo della presentazione ufficiale del nuovo allenatore dell’Atalanta. La famiglia Percassi, quella Pagliuca e tutto il Club danno un caloroso benvenuto a mister Ivan Jurić nella famiglia nerazzurra“.