Atalanta U23, Modesto se ne va. Uno scenario tutto da costruire

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Due anni ad alto livello e due righe per comunicare che Francesco Modesto non è più l’allenatore dell’Atalanta U23. Le strade tra Modesto e Atalanta si dividono. Da giorni la notizia era nell’aria. C’era da attendere l’incontro decisivo delle ultime ore che ha portato, appunto, alla risoluzione del contratto.

Dopo l’era Gasperini, finisce anche il periodo di Francesco Modesto, che ha esordito con la squadra dei giovani nerazzurri, seguendo fedelmente la stessa filosofia di gioco di Gasperini e che ha dato alla prima squadra diversi giovani, che hanno potuto esordire sia in Europa che in campionato.

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Milan Futuro insegna. Esordire come seconda squadra in Serie C non è scontato. Tanto è vero che la seconda squadra rossonera è retrocessa. Mentre, al contrario, la squadra dei giovani nerazzurri bergamaschi, con Modesto, in entrambe le stagioni non solo ha centrato l’obiettivo dei playoff, ma si è qualificata per le fasi finali.

Ma una domanda è sempre rimasta tra le righe: come può un allenatore accettare un progetto che mira solo e soltanto alla valorizzazione dei giovani e non a una promozione? Per ambizione personale ogni allenatore mira a ottenere sempre il massimo, ma quando questo massimo esclude determinate strade è ovvio che il singolo cerchi stimoli diversi. E forse è successo anche per Modesto.

Ora la società dovrà affrontare il tema allenatore per poi sviluppare il mercato dei giocatori. Siamo al 3 di luglio e finora è passato tutto in silenzio. Uno strano silenzio che ora è divenuto chiaro anche nel perché. Una volta individuato il nuovo allenatore, si comincerà la conta di chi resta e chi parte. Di chi ha mercato e richieste; dei giocatori che possono restare e di chi per l’età è fuori e deve necessariamente essere ceduto e chi, infine, potrebbe essere aggregato alla prima squadra.

I prossimi giorni saranno caldi anche su questo fronte e non solo della prima squadra. E forse un indizio potrebbe essere quello della pista che lega Juric e la sua visione di calcio con il nuovo mister che si accaserà a Caravaggio. I dirigenti dello staff tecnico staranno guardando a Verona?