(Adnkronos) – "Ogni anno in Italia sono circa 13mila i nuovi casi di carcinoma mammario metastatico e sono circa 40mila le donne che nel nostro Paese ci convivono. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne con tumore della mammella a recettore ormonale positivo a cui può essere somministrato questo nuovo farmaco, l'elacestrant, dopo trattamento di prima linea con una terapia anche ormonale. Un'opportunità terapeutica molto importante indicata nella maggior parte dei casi di carcinoma mammario metastatic"”. Così Lucia Del Mastro, professore di Oncologia medica e direttore della clinica di Oncologia medica dell'Irccs ospedale Policlinico San Martino – università di Genova, intervenendo oggi a Milano all'incontro con la stampa 'Tumore del seno: le nuove frontiere del trattamento', promosso da Menarini Stemline Italia, in occasione del via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla rimborsabilità di elacestrant. Il trattamento è indicato in donne in postmenopausa e in uomini con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico positivo per i recettori degli estrogeni (Er+) e negativo per la proteina Her2 (Her2-), con una mutazione attivante del gene Esr1, che mostrano progressione della malattia in seguito ad almeno una linea di terapia endocrina comprendente un inibitore delle cicline Cdk 4/6. "Il carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali e negativo per Her2 rappresenta il tipo di tumore della mammella più frequentemente diagnosticato – spiega l'oncologa – Circa il 65-70% di tutti i casi di tumore della mammella hanno queste caratteristiche biologiche. E' un tumore che può essere trattato con terapie anche ormonali – sottolinea l'oncologa – perché la sua crescita dipende dagli estrogeni che la donna produce". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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