(Adnkronos) – Ha trasformato un'idea nata su un treno in un impero globale. Joanne Rowling, per tutti J.K. Rowling, compie oggi 60 anni. Ma il 31 luglio non è la sola a festeggiare. È anche il compleanno del maghetto più amato al mondo, Harry Potter, un personaggio nato dalla sua penna e a cui deve tutte le sue fortune (nel 2011, 'Forbes' l'ha inserita nella classifica delle donne più ricche del Regno Unito). Nel 1990 si trovava su un treno da Manchester a Londra. Galeotto fu un ritardo di quattro ore. La sua fantasia si è accesa mentre osservava i passeggeri.In quel momento, hanno preso forma nella sua testa i personaggi di Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Neville Paciock e Hagrid. Con sé non aveva una penna per prendere appunti e così si è concentrata sull'immaginazione della storia, che ha poi sviluppato, ignara del successo mondiale che avrebbe avuto con la pubblicazione del primo libro, 'Harry Potter e la pietra filosofale', arrivato in Italia nel 1998, a cui hanno fatto seguito 'Harry Potter e la camera dei segreti', 'Harry Potter e il prigioniero di Azkaban', 'Harry Potter e il calice di fuoco', 'Harry Potter e l'Ordine della Fenice', 'Harry Potter e il principe mezzosangue' e 'Harry Potter e i Doni della Morte'. Le avventure del giovane mago – nei film interpretato da Daniel Radcliffe – che scopre di essere un eroe destinato a sconfiggere il mago oscuro Lord Voldemort hanno incantato lettori di tutto il mondo, riscrivendo non solo le regole della letteratura per ragazzi ma segnando un'epoca. E del suo potenziale se n'è accorto anche il cinema.
Dopo i libri, la saga ha avuto un grandissimo successo anche sul grande schermo incassando al livello globale circa 7,7 miliardi di dollari. E prossimamente arriverà la serie originale HBO, che ripercorrerà fedelmente i sette romanzi originali usciti tra il 1997 e il 2007, che vede Rowling nei panni di produttrice esecutiva. Classe 1965, è nata a Yate, vicino Bristol da una famiglia povera, come ha raccontato in una recente intervista al 'Times': dal nulla è stata capace di scrivere la sua storia diventando non solo un'icona dell'editoria, ma anche un caso raro nel mondo dell'intrattenimento. Se la maggior parte degli autori cede i diritti digitali ai grandi editori o agli Studios cinematografici, J.K. Rowling ha fatto l’esatto contrario. Invece di lasciare che gli altri incassassero a suo nome, nel 2012 ha fondato la Pottermore Publishing decidendo così di non cedere i diritti digitali dei suoi libri per mantenere massimo controllo sul suo universo narrativo. Una mossa che le ha permesso di poter dire la sua anche sulla saga cinematografica spin-off di 'Harry Potter', 'Animali Fantastici' con Eddie Redmayne, e sullo spettacolo teatrale 'Harry Potter and the Cursed Child'. Passano gli anni, ma il maghetto continua ad appassionare, si pensi al tour negli Harry Potter Studios, vicino Londra, che registra il tutto esaurito quasi tutti i giorni. E non solo. Una macchina da soldi, anzi royalties. è anche il videogioco 'Hogwarts Legacy' (ad oggi ha venduto oltre 34 milioni di copie), senza dimenticare l'apertura dei parchi a tema.
Dalla magia di Hogwarts, la scuola in cui è ambientata la storia, alle ombre delle polemiche. Negli ultimi anni, infatti, l'autrice è diventata una figura controversa, e lo è tutt'ora, protagonista di accesi dibattiti pubblici legati alle sue posizioni sui diritti delle persone transgender. "Non mi piegherò di fronte a un movimento che ritengo stia facendo danni dimostrabili nel tentativo di erodere il concetto di 'donna' come classe politica e biologica, offrendo protezione ai molestatori come pochi nella storia", questo uno dei tanti tweet pubblicati nel 2020. Per molti resta la voce che ha acceso la passione per la lettura in intere generazioni, per altri è simbolo di una cultura che ancora fatica ad aggiornarsi. Come per alcune star della saga, a partire dai protagonisti Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, che hanno preso le distanze dall'autrice. Così come molti fan.Qualche anno fa, un utente ha chiesto all'autrice: 'Come riesci a dormire la notte, sapendo di aver perso un’intera fetta di pubblico che non comprerà più i tuoi libri?'. Una domanda a cui Rowling ha risposto: "Leggo gli ultimi assegni di royalties e il dolore passa in fretta". (di Lucrezia Leombru)ni
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