Trump e Putin oggi in Alaska, il presidente Usa punta al bis con Zelensky e (forse) i leader Ue

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(Adnkronos) – Il vertice di oggi in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin "penso andrà bene" ma "l'incontro più importante sarà il secondo, con anche il presidente Zelensky. E forse porteremo anche alcuni leader europei". Ne è certo Donald Trump, che prima di partire per Anchorage ha incontrato la stampa e ribadito l'intenzione, qualora lo 'zar' lanciasse segnali positivi, di convocare il trilaterale che potrebbe finalmente porre fine a tre anni di guerra tra Ucraina e Russia, ritagliandosi il ruolo di primo piano come "pacificatore", ruolo che da tempo si riconosce.  D'altra parte, ha tenuto a sottolineare, "se non fossi stato presidente, Putin avrebbe conquistato tutta l'Ucraina. Ma sono io il presidente, e non scherzerà con me". A Trump, quindi, "interessa soprattutto preparare il tavolo per il prossimo incontro, che dovrà essere a breve. Vorrei averlo magari sempre in Alaska, perché è molto più facile".  "Sarà molto interessante. Capiremo da che parte stanno tutti, e capiremo al massimo nei primi cinque minuti se l'incontro sarà positivo o negativo. Se sarà negativo – la previsione del presidente – finirà molto in fretta, se sarà positivo avremo la pace nel prossimo futuro". "Vedremo cosa accadrà nel nostro incontro", la replica di Trump alla domanda se offrirà al presidente Putin l’accesso alle terre rare come incentivo per porre fine alla guerra. "Avremo un grande incontro. Sarà, penso, molto importante per la Russia e sarà molto importante per noi", ha aggiunto dallo Studio Ovale, dopo che il Telegraph ha riportato l’indiscrezione secondo cui il leader americano sarebbe pronto a proporre al numero uno del Cremlino l’accesso ai minerali rari in cambio della pace.  Interpellato sulla possibilità di ridurre la presenza in Europa di truppe della Nato per incentivare la Russia a firmare un accordo di pace, "non mi è stato sottoposto", è stata la replica. "Ci penserò più avanti", ha aggiunto il presidente americano. "Non penso sia una ricompensa", infine la risposta a chi ha chiesto se il vertice ad Anchorage sia una sorta di "ricompensa" a Putin. "Questa situazione non è iniziata sotto la mia presidenza, e ho visto cos'è successo. Tutto quello che abbiamo fatto è stato sbagliato. La colpa è di tutti, anche di Putin", le parole del presidente. Nella giornata di ieri, prima della conferenza stampa, il tycoon aveva spiegato a Fox News come il vertice in Alaska serva per preparare "il terreno per il secondo, ma c'è il 25% di possibilità che questo incontro non abbia successo. Il secondo incontro sarà molto, molto importante perché sarà un incontro in cui raggiungeranno un accordo. Non voglio usare il termine 'spartirsi le cose', ma in un certo senso non è un termine sbagliato. Ci sarà un dare e avere per quanto riguarda i confini, i territori", aveva detto Trump. Ma il possibile scambio di terre tra Ucraina e Russia ventilato nell'intervista non è stato menzionato nuovamente dal presidente nello Studio Ovale prima di partire per l'Alaska. Il presidente russo ha intanto deciso di rompere il silenzio sul vertice alla vigilia dell'incontro. E lo ha fatto elogiando l'operato del tycoon fin qui. "L'Amministrazione Trump sta facendo sforzi efficaci per porre fine alle ostilità in Ucraina", le parole di Putin, che ha parlato già di una "prossima fase" di contatti fra Russia e Stati Uniti dopo l'incontro. In seguito ai negoziati, ha quindi anticipato lo 'zar', potrebbero aprirsi quelli sul controllo delle armi strategiche, mentre un'intesa sull'Ucraina potrebbe creare le condizioni per una pace a lungo termine fra Usa e Russia e in Europa "e nel mondo nel suo complesso, se raggiungeremo accordi sul controllo delle armi strategiche offensive entro le prossime fasi", le parole del leader del Cremlino. Intanto, l'asse Europa-Ucraina ha consegnato la propria agenda a Trump, indicando cinque punti chiave evidenziati dal cancelliere tedesco Friedrich Merz nei giorni scorsi. Secondo l'asse, l'Ucraina dovrà essere presente al tavolo per qualsiasi futuro incontro con Putin mentre il cessate il fuoco deve essere il primo passo, precedente all'inizio di qualsiasi negoziato. Sul tavolo non ci sarà in ogni caso il riconoscimento del territorio occupato dalla Russia mentre le forze ucraine devono essere libere di difendere la sovranità del loro Paese, con il sostegno europeo. In ultimo, l'asse spiega che negoziati più ampi devono far parte di una strategia transatlantica basata sul sostegno all'Ucraina e sulla pressione sulla Russia. ll summit in Alaska inizierà alle 21.30 (ora italiana), l'incontro si terrà nella Joint Base Elmendorf-Richardson di Anchorage. Microfoni aperti per qualche minuto, poi i due leader inizieranno il faccia a faccia a porte chiuse, lontani dalla stampa.  Trump e Putin saranno accompagnati da altre quattro persone e i rispettivi interpreti. Al termine del vertice, la conferenza stampa. Mistero sul formato: "congiunta" secondo Cremlino e Casa Bianca, ma non secondo il presidente Usa che non ha dato certezze, probabilmente in attesa dell'esito – positivo o negativo – dell'incontro. Di sicuro non è invece prevista la definizione di documenti in seguito al vertice. Al termine dell'incontro, il presidente Putin dovrebbe ripartire per Mosca, mentre Trump "informerà" i leader europei e Volodmyr Zelensky sugli esiti del colloquio, per poi pianificare le prossime mosse in base alla risposta russa al meeting. 
In caso di progressi, Zelensky sarà chiamato per un successivo incontro. "Abbiamo un'idea di tre diverse località", ha detto ieri il leader Usa, aggiungendo che è "inclusa la possibilità, perché sarebbe di gran lunga la più semplice, di soggiornare in Alaska" per il trilaterale che porterebbe alla pace fra i due Paesi, difficile obiettivo dichiarato del tycoon.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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