Bergamo, Sei Giorni di Enduro: l’attesa sta per finire

15

L’attesa sta per finire: dal 24 al 29 agosto 2025 Bergamo ospiterà la 99.a edizione della Sei Giorni di Enduro, uno dei Trofei per Nazioni più antichi e prestigiosi. Con un ricco passato alle spalle, la competizione torna in Italia per la dodicesima volta, confermando il ruolo di primo piano del nostro Paese nella storia di questa manifestazione. Con cinque squadre schierate, l’Italia si conferma la nazione più rappresentata, determinata a raggiungere il suo obiettivo: la sedicesima vittoria assoluta.

Dopo la nascita dell’evento nel 1913, che soltanto le due guerre mondiali e la pandemia hanno saputo interrompere, l’Italia sancì la sua prima vittoria nel 1930 in Francia a opera del quartetto formato da Rosolino Grana, Luigi Gilera, Gino Zanchetta e Miro Maffeis.

forbes

L’anno successivo, invece, l’Italia ospitò per la prima volta l’evento a Merano, in Alto Adige, dove i piloti italiani furono accolti come eroi, riuscendo a bissare il successo in casa. Anche nel 1932 la manifestazione tornò nella stessa località, ma questa volta la Gran Bretagna interruppe la corsa azzurra verso la terza vittoria consecutiva.

Quella sconfitta segnò l’inizio di un periodo di quarantotto anni senza vittorie nel World Trophy, un periodo che neppure le successive edizioni organizzate sul territorio italiano – nel 1948, nel 1951, nel 1968 e nel 1974 – riuscirono a interrompere. La svolta arrivò nel 1979, in Germania Ovest, in occasione della 54.a edizione l’Italia ritornò a vincere, segnando l’inizio di un’epoca d’oro.

Gli anni ’80 e ’90 furono infatti dominati dall’Italia, capace di conquistare nove titoli nel World Trophy e quattro nella classifica Junior, con momenti indimenticabili come il tris del 1981 all’Isola d’Elba, quando gli azzurri trionfarono sia nella categoria maggiore sia nella Silver Vase. A questo seguirono altri successi, come quelli del 1986 a San Pellegrino e del 1997 a Brescia, fino alla vittoria in Spagna nel 2000.

Nel nuovo millennio i successi si fecero più rari, ma l’Italia rimase sempre competitiva, trovando gloria in Slovacchia nel 2005 e in Cile nel 2007. Nonostante le grandi aspettative, l’edizione del 2013 in Sardegna non regalò la vittoria sperata e si chiuse con un terzo posto.

Bisognò attendere il 2021 per rivedere gli azzurri sul gradino più alto del podio. In Lombardia, alla 95.a edizione, il quartetto composto da Andrea Verona, Davide Guarneri, Thomas Oldrati e Matteo Cavallo, sostenuto dal calore del pubblico, riportò in Italia il titolo mondiale dopo quattordici anni di attesa.

In quella stessa edizione trionfò anche la squadra Junior, arricchendo ulteriormente una bacheca già prestigiosa, con successi precedenti nel 2018, 2008, 2005 e 2001. Una categoria che ha continuato a confermarsi protagonista, conquistando nuovi traguardi anche l’anno successivo, nel 2022.

Oggi l’Italia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. La Sei Giorni di Bergamo promette spettacolo e grande agonismo, e per chi non potrà essere presente ci sarà la possibilità di seguirne ogni momento su FederMotoTV, con gli highlights quotidiani e la diretta integrale, con telecronaca italiana, dell’ultimo giorno, il Final Cross Test in programma al Circuito MXE45 di Covo, subito prima della cerimonia ufficiale di premiazione.

L’accesso ai contenuti sarà gratuito per i Tesserati FMI e disponibile al costo di 8,90 euro per i non tesserati. Clicca qui per attivare il pacchetto Tesserato FMI e guardare gratuitamente la Finale di Cross.

Le azioni salienti della gara saranno disponibili anche su FIM-MOTO.TV. La piattaforma della Federazione Internazionale di Motociclismo offrirà inoltre tre appuntamenti live quotidiani: il Radio Paddock Morning Show, l’ultima speciale della giornata e il 6Days Studio Show a fine gara. Un palinsesto che permetterà di vivere sei giorni di pura adrenalina e passione come mai prima d’ora. (Fonte: Federmoto)