È arrivato il momento del calcio che conta. Inizia il campionato. E la prima giornata della stagione 2025/26 vede l’AlbinoLeffe esordire contro la neopromossa Dolomiti Bellunesi, all’AlbinoLeffe Stadium di Zanica nella serata di domani, sabato 23 agosto, alle ore 21.
Giovanni Lopez, dopo la deludente prestazione avuta dalla sua squadra in Coppa Italia contro la Pro Vercelli, si aspetta una reazione: “Mi aspetto una prestazione migliore rispetto a quella vista contro la Pro Vercelli: in settimana ci abbiamo lavorato, analizzando gli errori commessi. Non siamo ancora al top, fisiologicamente, per il momento dell’anno: senza la brillantezza dei giorni migliori e con tanti giocatori nuovi dalle caratteristiche diverse rispetto alla passata stagione serve del tempo per disegnare il vestito tattico migliore. Motivo per cui, soprattutto in questa fase iniziale, dovremo essere ancor più attenti e precisi, ma sono fiducioso che si possa fare bene già a partire da domani“.
“Dolomiti Bellunesi? Hanno una struttura solida, ereditata dalla scorsa stagione in cui hanno vinto brillantemente il campionato, sulla quale hanno innestato diversi elementi di qualità con conoscenza della categoria – ha aggiunto l’allenatore bluceleste -. Hanno un modo di stare in campo molto interessante, partendo dal modulo – un 3-5-2 con tante rotazioni – rispetto al quale ci faremo trovare pronti“.
L’AlbinoLeffe si presenta al via con due defezioni: il portiere Lorenzo Facchetti, che ha subito un brutto colpo al gomito e l’attaccante Lorenzo Sorrentino, afflitto da un problema tendineo che lo terrà lontano dai campi per qualche mese.
In settimana è stato concluso l’affare Zoma, ceduto al Norimberga, e preso definitivamente l’attaccante Sarr dall’Inter. C’è curiosità per capire da chi Lopez inizierà a plasmare i suoi giocatori per formare quella squadra che tanto bene ha fatto la scorsa stagione e che i tifosi si aspettano si possa ripetere anche quest’anno.
La novità assoluta del campionato di Serie C è anche l’esordio del Football Video Support, una sorta di Var, che si affida alle telecamere messe a disposizione in partita e che può essere attivata soltanto dalle chiamate degli allenatori quando pensano che l’arbitro stia sbagliando la chiamata. Due chiamate a disposizione per ogni allenatore, a partita. Vedremo come questa tecnologia potrà andare a supporto della “giustizia” sportiva.