(Adnkronos) –
Sfratto rinviato al 22 settembre per i gestori dell’Antico Caffè Greco. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, l'ospedale israelitico, proprietario della struttura, dovrà quindi aspettare ancora per rientrare in possesso dei locali in via dei Condotti, a Roma. Lo storico locale fu fondato nel 1760 e frequentato fra gli altri da Baudelaire, Nietzsche, Giacomo Leopardi e Gabriele D’Annunzio: già nel 1953 l’allora ministro dell’Istruzione Antonio Segni pose il vincolo storico-culturale. Da anni si combatte nelle aule giudiziarie una battaglia fra i gestori, Flavia Iozzi e il marito Carlo Pellegrini, e l’Ospedale Israelitico che è proprietario. Sul caso la Cassazione si era espressa nel luglio 2024 con una sentenza che ha reso definitivo lo sfratto, dando quindi ragione all’Ospedale Israelitico e riconoscendogli il diritto a rientrare in possesso dei locali, il cui contratto di locazione è scaduto dal 2017. Una sentenza "un po’ pilatesca – sottolinea all’Adnkronos Pellegrini – perché da un lato dice che non si può impedire al locatore di intimare lo sfratto ma dice anche che il ‘Caffè Greco’ deve stare lì dove sta, per il vincolo storico-culturale”. Ieri il gestore aveva avvertito: "Ci faremo trovare con i nostri avvocati, certamente, dopo 8 anni che combattiamo questa battaglia, la vicenda non si chiuderà domani". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)