Atalanta-Torino, tutto ’sto ambaradan per un punticino

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Atalanta-Torino 4-4
RETI: 4’ Sanabria, 17’ Muriel (su rigore), 23’ De Roon, 36’ Lukic (su rigore), 63’ Lukic (su rigore), 78’ Pasalic, 84’ Muriel (su rigore).
ATALANTA (3-4-2-1): Musso 5.5; Palomino 6, Djimsiti 5 (45’ Toloi 6), Scalvini 5.5 (68’ Demiral 6.5); Zappacosta 7, Freuler 5 (68’ Pasalic 6.5), De Roon 7.5, Hateboer 6; Pessina 6 (68’ Boga 6.5), Muriel 9; Zapata 6.5 (78’ Malinovskyi 6.5). A disposizione: Sassi, Sportiello, Mihaila, Cittadini, Miranchuk. All. Gian Piero Gasperini 6.
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 5.5; Zima 5.5 (84’ Djidji 6), Bremer 6.5, Rodriguez 5.5; Singo 6.5, Ricci 6 (56’ Pobega 6.5), Lukic 7.5, Aina 6; Praet 7 (84’ Seck 6), Pjaca 5.5 (31’ Brekalo 6); Sanabria 7.5 (84’ Pellegri 5.5). A disposizione: Berisha, Gemello, Belotti, Ansaldi, Vojvoda, Linetty, Buongiorno. All. Ivan Juric 6.
ARBITRO: Abisso.

Atalanta-Torino è stata una partita per gente dal cuore forte. Tante le emozioni vissute sugli spalti per i tanti ribaltamenti di fronte in campo. Prima della gara, dopo aver appreso della sconfitta della Fiorentina, ci si attendeva una bella vittoria dell’Atalanta, che avrebbe permesso ai nerazzurri di fare un bel salto in classifica verso la zona Europa. E, invece, alla fine di questa fiera del gol, di sagra degli errori, di ribaltamenti di risultati (al 78’ il Toro era avanti 2-4) tra le mani alla Dea è rimasto solo un punto.

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A un Muriel immenso, si antepone un Djimsiti in serata-no. A un Muriel che realizza due gol e due assit, si antepone uno Zapata che rimane a bocca asciutta. A un attacco nerazzurro che si fa pericoloso più volte, si antepone un Bremer che per almeno due volte salva con due scivolate a intercettare all’ultimo secondo due tiri violenti scagliati verso la sua porta che avrebbero potuto avere miglior fortuna (Zapata e Muriel). Anche ieri il centrale difensivo granata ha recuperato 10 palloni (è il miglior centrale del campionato).

Pobega e Pasalic hanno creato due gol con due inserimenti di alta scuola. Il croato, soprattutto, ha chiesto un uno-due in uno spazio visto solo da lui che ha sorpreso tutta la linea difensiva granata, presentandosi solo davanti a Milinkovic-Savic. Rimane il rammarico, per contro, per quella punizione all’ultimo minuto che Muriel ha un po’ sprecato cercando la testa di Demiral, mentre tutti si aspettavano il tiro-bomba di Malinovskyi. Pazienza.

La partita ha offerto otto gol (quattro per parte), quattro rigori (due per parte), aspetti tecnici di alto livello da entrambe le parti ed errori difensivi sui due fronti. Se questo risultato si fosse verificato a gennaio, come da calendario, sarebbe stato un risultato accettato con favore. Ieri sera, invece, alla fine della girandola ci si è sentiti come quando scendi dai “calcinculo” della fiera. Hai girato, ti sono venute le vertigini, la “coda di volpe” per il giro gratis, ti è scivolata tra le dita, scendi a terra, guardi gli altri che continuano a girare e a divertirsi sulla giostra mentre rimani lì tra l’intontito e lo smarrito. Il divertimento non è bastato.

Ma il punto conquistato lascia aperta una fioca speranza. Domenica il calendario offre Milan-Fiorentina, Roma-Bologna e Atalanta-Salernitana. Pensando che i rossoneri debbano fare risultato per consolidare il primo posto, e che la Roma arriva alla gara di domenica, dopo aver disputato la partita con il Leicester in Conference League, di questa sera, ci si augura che la Dea lunedì sera possa quantomeno aver superato la Fiorentina e ripreso la Roma a quota 58. Non siamo ancora morti.