Saranno 1.184 i tifosi atalantini che assisteranno all’incontro PSG-Atalanta, prima partita della League Phase di UCL 2025/26, nel Settore ospiti del Parco dei Principi di Parigi (al 24 di Rue du Commandant Guilbaud). Irriducibili e fiduciosi.
Così come irriducibili e fiduciosi saranno gli undici che Juric deciderà di mandare in campo dal primo minuto in quella che è non soltanto una sfida entusiasmante e affascinante, quanto un esame vero e proprio per testare la tenuta di questa Atalanta, che domenica nel secondo tempo contro il Lecce ha dimostrato di esserci. Anche senza la sua stella più bella: Lookman, infatti, non è stato convocato nemmeno per questa partita. La questione sta diventando qualcosa di più che spinoso e non se ne capiscono le ragioni fino in fondo. Caro Lookman, verrebbe da chiederti: a che pro?
Azzardiamo uno scenario sulla partita. Paradossalmente sarà più facile per l’Atalanta fare bella figura sul campo dei parigini che non a Parma o contro il Pisa. In quanto l’Atalanta di Juric si sta delineando con un baricentro basso; evita di pressare altissimo e una volta conquistata palla avvia le verticalizzazioni. Con tre passaggi l’Atalanta arriva al tiro. E più che andare sulle fasce, si predilige andare per vie centrali.
Difronte, ovviamente, ci sono i campioni della Champions, quelli che l’anno scorso la Coppa l’hanno vinta, pur avendo disputato una prima fase non propriamente brillante. Mentre l’Atalanta ha fatto un figurone, rimanendo fuori dagli ottavi solamente per un punto. Per poi perdere malamente ai playoff contro il Brugge, entrato ai playoff per il rotto della cuffia.
Per Juric è l’esordio in questa massima competizione e se la vorrà giocare al massimo. È chiaro che in cuor suo l’Atalanta gli permette di prendersi alcune rivincite rispetto ai fallimenti della scorsa stagione tra Roma e Southampton. Le idee le ha chiarissime e vedremo se tra domani e domenica (contro il Torino) l’Atalanta può dirsi tornata a macinare gioco, gol e punti.
Sono 23 i calciatori convocati da mister Ivan Jurić per Paris Saint-Germain-Atalanta, gara della 1.a giornata della League Phase UEFA Champions League 2025/26 in programma mercoledì 17 settembre alle ore 21 al Parco dei Principi di Parigi:
Portieri: Carnesecchi Marco (29), Rossi Francesco (31), Sportiello Marco (57).
Difensori: Ahanor Honest (69); Bellanova Raoul (16); Bernasconi Lorenzo (47); Djimsiti Berat (19); Hien Isak (4); Kossounou Odilon (3); Scalvini Giorgio (42); Zalewski Nicola (59); Zappacosta Davide (77).
Centrocampisti: Brescianini Marco (44); de Roon Marten (15); Musah Yunus (6); Obrić Relja (40); Pašalić Mario (8); Samardžić Lazar (10)
Attaccanti: Camara Henry (41); De Ketelaere Charles (17); Krstović Nikola (90);Maldini Daniel (70); Sulemana Kamaldeen (7).
Luis Enrique, allenatore del PSG, sull’Atalanta ha detto: “Ha cambiato allenatore quest’estate, quindi è difficile prevedere come giocherà, ma parliamo di una squadra tosta, con giocatori di qualità che pressano alto e sanno usare la palla. È sempre difficile giocare contro le squadre italiane. Dobbiamo adattarci allo stile di gioco dei nostri avversari, ma questa è una delle nostre qualità“.
“Ogni partita di Champions League è difficile – conclude il mister dei parigini – e l’emozione prima della gara è la stessa del passato. I ragazzi non smettono mai di giocare, e lo stesso vale per noi come squadra. Vogliamo sempre proporre il nostro stile di calcio e non vediamo l’ora che inizi questa competizione perché ci regalerà ricordi meravigliosi“.
Marquinhos, il giocatore che ci ha buttato fuori dai quarti allo scadere, nel 2020, ha detto: “Sono cambiati come squadra dall’ultimo incontro; hanno un nuovo allenatore e nuovi giocatori. Sono una squadra offensiva e abbiamo visto come si schierano in campo. Ci stiamo preparando al meglio delle nostre possibilità, e questa è la nostra forza: avere una buona conoscenza dei nostri avversari per poterci adattare quando necessario“.
“Vogliamo vincere di nuovo la Champions League – ha concluso Marquinos -; è questo che ci spinge ad andare avanti e a continuare a lottare e lavorare sodo. Vincere una seconda Champions League è qualcosa che motiva noi, l’allenatore e il presidente del club. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo, ed è questo che ci aiuterà a crescere e a migliorare. Siamo una squadra giovane con giocatori che vogliono continuare a vincere“.