Le pagelle di Atalanta-Brugge. Pasalic il risolutore. Anche questa sera due infortuni

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ATALANTA   BRUGGE  
       
Carnesecchi 6.2 Jackers 5.4
Kossounou 6.1 Sabbe 6.7
Djimsiti 7.3 Ordonez 6.6
Ahanor 6.6 Mechele 6.8
Bellanova 5.8 Seys 7
Ederson 6.5 Stankovic 6.6
De Roon 5.5 Sandra 6.2
Bernasconi 7 Forbs 6.7
Pasalic 7.8 Vanaken 6.5
Lookman 6.2 Tzolis 7.9
Krstovic 6.5 Tresoldi 6.7
       
Juric 6.49 Hayen 6.44
Musah 6.6 Romero 6.2
Samardzic 7.2 Campbell 6
Zappacosta 6.2 Vetlesen 6.1
Brescianini 6.3 Meijer 6
Sulemana 6.1 Vermant 5.9

Come da nostra abitudine prendiamo in analisi tre-quattro giocatori sottolineando quanto di buono o meno buono + accaduto in partita.

PASALIC – Il migliore in campo. Juric non rinuncia mai al suo connazionale. In mediana o trequartista dove lo metti lui gioca e dà sostanza. Questa sera è entrato nei due gol che hanno permesso all’Atalanta di vincere la partita. Segue l’azione di Musah e quando il potiere toglie il pallone dai piedi del centrocampista atalantino, ecco che arriva Pasalic di gran carriera: tocca la palla quel tanto da toglierla dalla disponibilità di Jackers che è costretto a toccare Pasalic. Rigore. Poi sullo sviluppo da calcio d’angolo la palla spizzata da Musah è perfetta per l’inserimento con incornata di Pasalic. E il popolo è in festa. Lui sembra fatto di ferro. Non si ferma mai. Sembra lento, ma non lo è. E con 8 gol in Champions League è il migliore realizzatore atalantino in questa competizione.

forbes

DJIMSITI – Da centrale offre il meglio di sé. Come dice qualcuno, in quel ruolo può allungarsi la carriera. Francobolla chiunque gli capiti a tiro e non lo fa passare. E quando può si inserisce in avanti per creare superiorità numerica. Resistere resistere resistere. Con la difesa che sta andando a pezzi (anche ieri fuori Kossounou e Bellanova per infortunio) rimangono veramente in pochi. E quando Juric quest’estate diceva che dietro sono contati, oggi non gli si può dare che ragione.

BERNASCONI – Il ragazzo ce lo aspettavamo dal primo minuto. Il sostituto naturale di Zalewski sul quale Juric fa molto affidamento, in coppia con Ahanor ha disputato una signora partita. Ha finito la gara con i crampi, ma ha fatto bene bene. E ora con l’infortunio anche di Bellanova, Zappacosta giocherà a destra e con il Como toccherà di nuovo a lui. Ma siamo in una botte di ferro. Il ragazzo cresce di partita in partita.

SAMARDZIC – È il suo momento. Non c’è De Ketelaere e lui viene chiamato a ricoprire un ruolo che Juric gli sta rivestendo su misura e che lo porta a fare grandi ripiegamenti difensivi, a ricucire e a ripartire. Con la sua classe fa cose egregie. Gli manca forse un po’ di fisico e forza in più, ma il suo contributo è prezioso. Con la sua entrata, insieme a quella di Musah e di Sulemana ha rivoltato la partita. Gran freddezza sul dischetto del rigore che ha tirato in modo perfetto spiazzando il portiere.

LOOKMAN – Il ragazzo si è giocato l’inizio di stagione e ora lo vedi ridotto a giocatorino. Juric lo ha buttato nella mischia dal primo minuto, insieme a Ederson, ma i due non sono ancora pronti. 45’ di gran fatica, pochi gli spunti e due cose poco gradevoli. La prima quando Juric ha chiamato il cambio, la Nord lo ha fischiato. Secondo il battibecco con Pasalic, reo secondo Lookman di avergli tolto per la seconda volta l’opportunità di tirare. Ma Pasalic gli ha risposto a muso duro. Da questi segnali forse si capisce anche che nello spogliatoio non tiri una buona aria nei suoi confronti. Vedremo. Toccherà a Juric saperlo gestire e inserire.

DE ROON – Per noi, come già con la Juventus, il capitano anche oggi è stato insufficiente. Intanto c’è da sottolineare l’errore che ha portato il Brugge al gol. E lì l’aria si è fatta pesante. Poi in campo lo si vede sempre troppo nervoso. Si veda la discussione con l’arbitro che gli ha fruttato l’ammonizione. Forse una partita di riposo forzato non gli farà male.

TZOLIS – Il Brugge si affida a lui, che gira come una trottola per tutto lo spettro del campo. Il ragazzo ha qualità infinita. Non perde mai palla. Fa sempre la cosa giusta. Sa come smarcarsi e come rendersi pericoloso o imbucare i compagni. Suo il tiro a giro molto bello, seguito da un paio di finte che hanno mandato al bar i due difensori atalantini, per il gol del Brugge.