(Adnkronos) –
Al Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) di Pavia "usiamo l'energia che sprigiona dal cuore degli atomi per aiutare i nostri pazienti, per dare speranza. 'Rays of hope', raggi di speranza, è il nome di un'iniziativa dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, nata per diffondere conoscenza sull'uso pacifico dell'energia degli atomi per la cura dei tumori, a cui il Cnao aderisce. A nome di tutta la comunità" del centro "ringrazio di cuore il presidente della Repubblica per averci onorato della sua presenza". Con queste parole il presidente del Cnao, Gianluca Vago, ha salutato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita nella struttura.
Accompagnato dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dal sindaco di Pavia Michele Lissia, dal Prefetto Francesca De Carlini e dal presidente della Provincia Giovanni Palli, è stato accolto dai vertici Centro – Vago, il Dg Sandro Rossi e il presidente emerito Ugo Amaldi – che lo hanno guidato nella visita alla struttura e al suo progetto di espansione. Istituito nel 2001 dal ministero della Salute come Fondazione privata senza scopo di lucro, entrato nel Servizio sanitario nazionale nel 2014, il Cnao eroga trattamenti di adroterapia, una forma avanzata di radioterapia che impiega fasci di particelle (protoni e ioni carbonio, detti 'adroni') per colpire con estrema precisione le cellule tumorali, risparmiando i tessuti sani circostanti. L'adroterapia è indicata nel trattamento di neoplasie resistenti alla radioterapia convenzionale (con raggi X) e per quelle non operabili, perché situate vicino a organi critici.
Prima tappa del tour presidenziale il bunker del sincrotrone, cuore pulsante della tecnologia del centro pavese. Grazie a questo particolare acceleratore di particelle, il Cnao è l'unica struttura italiana, e una delle sei al mondo, in grado di effettuare l'adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio, che provocano un danno al Dna della cellula tumorale tre volte maggiore rispetto a quello generato dai raggi X. Mattarella ha potuto osservare da vicino quello che viene spesso definito il 'Cern in miniatura', un anello di 25 metri di diametro e 80 metri di circonferenza, all'interno del quale le particelle vengono accelerate fino a sfiorare la velocità della luce. A differenza di altri acceleratori, quello di Pavia è stato realizzato insieme al Cern di Ginevra e all'Istituto nazionale di fisica nucleare per il trattamento clinico di pazienti oncologici, ad oggi poco meno di 6.000. Mattarella è stato poi accompagnato in una nuova area dedicata alla protonterapia con un acceleratore di protoni e una sala di trattamento equipaggiata con 'gantry', sistema in grado di far ruotare i fasci di particelle attorno al paziente. La nuova struttura consentirà di ridurre i tempi di trattamento e di ampliare le opzioni cliniche e sarà dedicata in prevalenza al trattamento di tumori pediatrici. Il Capo dello Stato ha anche assistito alla proiezione di un video sul funzionamento di un'innovativa metodica di prossimo impiego al Cnao: la Boron Neutron Capture Therapy (Bnct).
Mattarella ha quindi incontrato una ristretta delegazione di pazienti del Cnao, raccogliendone le testimonianze in un momento riservato. E poi nella sala conferenze del centro pavese ha ascoltato gli interventi di Vago e Amaldi, per poi lasciare la struttura dopo un saluto ai dipendenti. "Credo gli sia stato possibile apprezzare da un lato lo straordinario contenuto tecnologico delle apparecchiature del nostro centro e dall'altro le competenze e la dedizione del nostro personale per il sostegno e la cura alle persone colpite dalla malattia – ha commentato Vago – Il Cnao rappresenta uno dei luoghi che testimoniano il valore prezioso del nostro Sistema sanitario e un'eccellenza al servizio del nostro Paese. La nostra Fondazione è un'impresa collettiva unica al mondo che dimostra quanto il nostro Paese sia capace di realizzare progetti di altissimo valore scientifico".
Nel suo discorso Mattarella ha ringraziato ed espresso "apprezzamento" e "ammirazione per quanto qui avviene". Nel mondo, ha aggiunto, "è un momento difficile, sofferto. Ma, proprio per questo, essere qui è tutt'altro che fuori contesto. Al contrario. In un momento in cui, tra guerre, conflitti, violenze, contrapposizioni accese, intolleranze, stragi, da quello che fa il Cnao emerge, giorno per giorno, senza interruzione, un messaggio su quel che l'umanità richiede, su quel che si propone per andare incontro alle vere esigenze di donne e uomini di questo mondo. E questo è un messaggio non solo alternativo ma autorevolmente superiore a quello delle violenze e dei contrasti". Un messaggio "frutto anche della capacità degli scienziati di superare confini propri di competenza; di mettere insieme 19 diverse professionalità. Perché, tra medici, ingegneri e fisici, all’interno vi sono tante diverse condizioni, diverse specializzazioni, diverse vocazioni. Questo mettere insieme, superando i confini, i vari talenti professionali, le varie vocazioni professionali, è un altro grande risultato collaborativo. E anche questo modello è un esempio che si lancia nella convivenza". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)