Sapete che c’è? Che io questo punto con il Como me lo tengo bello stretto. Perché la squadra di Fabregas ha dimostrato di essere una signora squadra. È venuta a Bergamo e ha proposto il suo calcio totale. Salivano alti, andavano a prendere i giocatori nerazzurri fin dentro la loro area e stavano con una linea difensiva molto alta.
E se l’Atalanta non è riuscita a bucare più di una volta la difesa del Como non è dovuto alla sfortuna, semmai è stata la mancanza di lucidità dell’ultimo passaggio (come ha detto Hien a fine gara), o alla bravura dei suoi difensori, che hanno marcato benissimo (diciamo noi).
L’unica nota negativa che hanno messo in mostra i comaschi è stata la gran perdita di tempo: dal portiere e anche dalla panchina, che ha chiamato i cambi ad arte proprio per spezzare il ritmo che l’Atalanta sul finale di gara stava imponendo. Mentre il portiere ha cominciato a perdere tempo già dai primi minuti (insopportabile).
L’Atalanta è partita fortissimo e dopo 6 minuti era già in vantaggio sull’asse Ederson-Samardzic con quest’utlimo che riusciva a battere Butez. Juric ha sorpreso tutti inserendo in attacco sia Sulemana che Lookman. I due ovviamente devono trovare l’intesa, ma le giocate e i passaggi tra i due dicono che il futuro potrebbe riservare grandi soddisfazioni.
Dopo il gol subito il Como ha avuto l’opportunità di pareggiare, con una bella imbucata ma Carnesecchi è strepitoso a respingere il tiro ravvicinato.
A seguire Perrone si distingue prima per aver respinto sulla linea un tiro a botta sicura di Sulemana. Poi per avere sfruttato l’erroraccio di Pasalic (ogni volta l’Atalanta regala un gol ai suoi avversari) con conseguente tentativo di cross di prima, che si trasforma senza che lo volesse in un pallonetto a superare Carnesecchi, con la palla che va a sbattere contro il palo interno e supera la linea, nonostante Carnesecchi sia lesto a respingere la palla. L’orologio dell’arbitro, comandato dalla Line Technoogy dice che è gol.
Da lì in poi si è visto un tentativo di qua e di là di poter andare a rete, ma senza risultato.
I primi dieci minuti della ripresa hanno evidenziato come i giocatori dell’Atalanta siano andati pian piano scemando, mentre il Como gestiva il gioco con sicurezza e precisione coinvolgendo tutta la squadra facendo la partita. Uno spettacolo per gli amanti del calcio.
Ma la fotografia della serata è data dall’azione più limpida dell’Atalanta per fare gol. Pasalic fa un lancio millimetrico per Lookman, che aggancia e si lancia ma allungandosi la palla quel tanto per favorire l’intervento di Butez. Sarebbe stato un gol strepitoso e invece tutto si è risolto in niente, come tutti i tentativi di schiacciare il Como nella propria area.
Juric ha cambiato quattro giocatori nella ripresa, ma anche le forze fresche sono sempre state marcate e annullate dai comaschi.
L’Atalanta rimane imbattuta, si rammarica per alcuni punti persi e spera (con la pausa nazionale) di poter recuperare più giocatori possibili. Urge.
ATALANTA-COMO 1-1
Reti: 6′ Samardžić (A), 19′ Perrone (C).
Atalanta: Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Ahanor, Zappacosta, Éderson (74′ Musah), Pašalić, Bernasconi, Samardžić (62′ Brescianini), Lookman (74′ Krstović), Kamaldeen (74′ Maldini). A disposizione: Rossi, Sportiello, Obrić. Allenatore: Ivan Jurić.
Como: Butez, Smolcic (86′ Posch), Diego Carlos, Ramon, Vojvoda (69′ Valle), Perrone, Da Cunha, Addai (90′ Kempf), Paz, Baturina (69′ Caqueret), Douvikas (46′ Morata). A disposizione: Vigorito, Cavlina, Goldaniga, Moreno, Bonsignori Goggi, Cerri. Allenatore: Dani Guindos (squalificato Cesc Fabregas).
Arbitro: Luca Zufferli della sezione di Udine (assistenti Fabiano Preti di Mantova e Francesco Luciani di Milano, IV ufficiale Andrea Zanotti di Rimini, V.A.R. Valerio Marini di Roma 1, A.V.A.R. Lorenzo Maggioni di Lecco).
Note: ammoniti Djimsiti (A), Diego Carlos (C), Smolcic (C), Addai (C).