di Marco Locatelli
Tutti i ragazzi della Valle Imagna sotto un’unica bandiera, in campo con la stessa maglia, che sia calcio, pallavolo o baskin. Quello che quattro anni fa era nato come un sogno ambizioso è oggi una realtà concreta: 410 atlete e atleti provenienti da tutta la valle (e anche da fuori), di cui 70 solo nella scuola calcio, divisi in 20 squadre e seguiti da oltre 60 tra allenatori e dirigenti. Ma la continuità del progetto Accademia Sport Imagna, cresciuto nel segno dell’entusiasmo e dell’inclusione, è oggi a rischio.
“Abbiamo creato un contenitore di sport per i ragazzi del nostro territorio – spiega il direttore generale Marco Manini – cercando di alzare il livello dei nostri formatori ed educatori per offrire un servizio sempre migliore. L’impatto sociale dell’Accademia oggi è enorme: per questo sentiamo una grande responsabilità verso i ragazzi, le famiglie e i volontari che ogni giorno si impegnano per portare avanti questo progetto. La nostra visione è chiara e seria, ma vediamo disinteresse da parte di alcune istituzioni“.
Le attività dell’Accademia Sport Imagna si concentrano principalmente sui due campi del centro sportivo di Selino Basso, dove si allenano e giocano le squadre di calcio, mentre pallavolo e baskin trovano casa nel Palazzetto dello Sport. Tutte strutture comunali, di proprietà del Comune di Sant’Omobono Terme, che con il tempo stanno mostrando la necessità di interventi di manutenzione.
“Nell’ultimo anno– continua Manini – abbiamo ritinteggiato spogliatoi e muretti esterni, messo a norma l’impianto elettrico, installato luci LED, migliorato le docce con pulsanti temporizzati e trattato il legno delle tribune. Tutto a nostre spese. Tra le priorità più urgenti, la sostituzione del manto sintetico dei due campi da gioco a Selino Basso, ormai usurato e in deroga all’omologazione FIGC e l’efficientamento della caldaia“.
“Il sogno Accademia – sottolinea il presidente Nicola Cortinovis – è stato accolto con entusiasmo da tante figure istituzionali. I complimenti fanno piacere, ma non bastano più. Serve un sostegno concreto da parte del territorio. Gestiamo le strutture come se fossero casa nostra, ma ora serve che qualcuno ci venga incontro“.
Un impegno portato avanti sempre in modo volontario, con uno spirito educativo e non commerciale. “Il progetto Accademia – ribadisce Manini – non è speculativo. L’unico interesse è quello di garantire il benessere ed un’alternativa positiva per i nostri ragazzi. Ma se da qui al prossimo anno non cambierà nulla, sarà difficile garantire la continuità. Non ci sono le condizioni per andare avanti così“.
Nonostante le difficoltà, la voglia di fare non manca. “Facciamo fatica a programmare – spiega Gianelmo Frosio, responsabile del settore giovanile – stiamo promuovendo tornei e iniziative, avviando sinergie con società professionistiche che riconoscono il nostro impegno“. Una di queste occasioni sarà domenica 9 novembre, al campo sportivo di Sant’Omobono Terme, con la prima edizione del Trofeo Cronos, dedicato alla categoria Primi Calci 2017, dalle 14.30 alle 17.00. In campo i baby calciatori di Accademia Sport Imagna, Atalanta, Crema, Real Calepina, Cisanese e ADC Mario Rigamonti.
Un segnale concreto di vitalità, ma anche un appello forte: l’Accademia Sport Imagna è oggi un patrimonio della valle, costruito con passione, impegno e sacrificio. E come ogni patrimonio comune, ha bisogno di essere sostenuto per continuare a far crescere lo sport e i valori che rappresenta.













