Napoli-Atalanta è una grande incognita per entrambe le formazioni. Per il Napoli perché arriva da un periodo turbolento dopo le dichiarazioni di Conte che dopo la sconfitta a Bologna ebbe modo di dire “Non accompagno un morto”; ed è alle prese con una serie di infortuni, l’ultimo riguarda Anguissa e con i mal di pancia di Lobotka, che ha avuto qualcosa da ridire su sistema di gioco del proprio allenatore.
Sul versante Atalanta, perché a Bergamo è arrivato il nuovo allenatore: Palladino. E siamo tutti curiosi di sapere come inizierà la sua avventura con la rosa più qualitativa di sempre che abbia mai potuto allenare. Ma che arriva da una pesantissima sconfitta casalinga contro il Sassuolo.
Palladino ha potuto allenare per una settimana soltanto 10-11 giocatori, mentre gli altri 14 li ha avuti soltanto negli ultimi giorni. La rosa è al completo eccetto Bakker, che fino a gennaio non potrà rivedere il campo nemmeno per gli allenamenti, e Scalvini, ricaduto nell’infortuanio dopo l’ennesimo acciacco agli adduttori (non c’è pace per questo ragazzo).
Napoli richiama un pensiero suggestivo. Il primo anno di Gasperini lo vide con una partenza affannosa e proprio a Napoli trovò il coraggio e la quadra di mettere in campo i giovani che poi gli diedero una grande soddisfazione e la forza di continuare per altri nove anni.
Palladino subentra in corsa a Juric, che di partite di fatto ne ha perse due in campionato (più una in Champions contro il PSG), ma che non ha saputo dare alla sua squadra quella continuità che tutti si aspettavano.
A freddo si può dire che a Juric è mancato il coraggio. Dopo aver fallito due situazioni (Roma e Southampton) in una sola stagione, non perdere era diventato forse l’obiettivo principale. Ma alla fine il progetto non ha pagato. Meglio rischiare di vincere che avere paura di perdere. E Palladino nella conferenza stampa di presentazione ha toccato proprio il tasto del coraggio. “A Napoli voglio vedere un’Atalanta coraggiosa”. Ed è quello che tutti vogliono vedere.
Un’ultima annotazione che va assolutamente sottolineata riguarda Lookman. Sentito al telefono da Palladino, mentre era con la sua Nigeria, si è detto disponibilissimo. E come per incanto ecco che sul suo profilo Instagram sono riapparse quelle foto con la maglia atalantina che erano state tolte quest’estate quando iniziò la querelle per il mancato trasferimento all’Inter.
È come se l’arrivo di Palladino avesse riportato quella pace e quella serenità di cui l’ambiente avevaa bisogno. Ora c’è da ricostruire l’aspetto psicologico e ridare quelle chiavi di lettura a un gioco che questa rosa sa ben interpretare.
Questa fino all’anno scorso era una squadra temuta e che non aveva paura di nessuno. Deve tornare a essere quella che era. Forza Dea.













