Le Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 non saranno semplicemente un’occasione per rilanciare lo sport paralimpico, ma per dimostrare la resilienza di questi atleti.
La conferma arriva da Davide Bendotti e Martina Caironi che hanno preso parte all’evento “Verso l’Eccellenza Paralimpica” andato in scena a Palazzo Lombardia a Milano e destinato a confermare il rapporto fra Italia e Stati Uniti sul piano sportivo.
L’appuntamento, organizzato da Regione Lombardia e dal Consolato degli Stati Uniti, ha visto protagonisti il 31enne di Colere e la fuoriclasse di Boccaleone che hanno accompagnato le autorità in questo momento così importante.
“Come Regione ci siamo candidati per lasciare legacy in futuro e a livello paralimpico stiamo facendo in modo che tutte le strutture possano essere disponibili per gli atleti e per tutte le persone diversamente abili. Non a caso siamo riusciti a rendere disponibile anche l’Arena di Verona che è un monumento storico – ha spiegato il governatore della Lombardia Attilio Fontana -. L’altra legacy fondamentale è quella immateriale, puntando a coinvolgere più persone possibili nell’attività sportiva e ricordando come nella nostra società non ci siano diversità, ma abilità differenti”.
A dimostrare il livello raggiunto ci hanno pensato le storie degli atleti che hanno accompagnato il Console Generale Douglass Benning in un racconto che è partito proprio da chi conosce molto bene questo settore dello sport.
“Ciò che sorprende è quanto per gli atleti valga la frase ‘non smettere mai’, una sintesi perfetta per spiegare quanto sono in grado di fare quando un medico dice loro che non potranno svolgere l’attività a livelli elevati oppure non potranno più farla a causa di malattie e incidenti – ha sottolineato Benning -. Le parole ‘non smettere mai’ sono un potente promemoria, nello sport e nella vita. Gli Stati Uniti sono orgogliosi di essere al fianco dell’Italia mentre si prepara a questo evento. Ospitare le Olimpiadi è un simbolo di perseveranza. Gli Stati Uniti guardano con entusiasmo ai Giochi di Los Angeles 2028 e Salt Lake City 2034 che si baseranno sull’eredità di Milano-Cortina mettendo in campo sia l’eccellenza dello sport statunitense, ma anche mostrando l’impegno per ampliare l’accessibilità e l’inclusività dello sport”.













